UNA VITTORIA DA GRANDE SQUADRA
Tornare a vincere e basta. Contava questo contro il Torino di Ventura, una squadra tradizionalmente tignosa ed ostica da affrontare che tuttavia ieri non ha offerto la miglior prestazione del suo repertorio. Discorso diverso per la Fiorentina che ieri è andata in campo con l'unica formazione possibile, sacrificando Kalinic nel ruolo di trequartista dietro a Babacar. La grande intelligenza tattica e lo spirito di sacrificio del numero nove croato hanno permesso alla squadra di mantenere l'equilibrio tattico in una situazione di emergenza, soprattutto a centrocampo, consentendo alla Fiorentina di raggiungere una vittoria tanto preziosa quanto difficile. Portare a casa i tre punti ieri non era impresa da poco perché la squadra è arrivata al fischio d'inizio travolta dal vortice del mercato. Giuseppe Rossi era da poche ore un giocatore del Levante, mentre Mario Suarez saltava la rifinitura, con permesso della società, per valutare le offerte ricevute da Liverpool, Watford e Valencia. In panchina c'erano i nuovi acquisti Tino Costa e Zarate, entrambi protagonisti poi a gara in corso, e in tribuna era presente pure Cristian Tello. Insomma, non tutte le squadre riescono a mantenere la concentrazione per raggiungere l'obiettivo in una situazione così delicata.
Vincere in un momento di transizione e di difficoltà (non dimentichiamoci che la Fiorentina era reduce da due sconfitte consecutive in campionato) è qualcosa che solo le grandi squadre sanno fare. Ieri contava solo vincere e i viola lo hanno fatto, senza rischiare mai niente (unica eccezione la bella parata di Tatarusanu su Baselli). Ampio merito va riconosciuto anche a Paulo Sousa. L'allenatore viola ha tenuto dritta la barra e sostenuto l'umore e la condizione psicologica della squadra scacciando i fantasmi del mercato e i dubbi di autostima, mettendo in campo ieri una formazione tanto obbligata quanto coraggiosa. Sousa, centrando la vittoria, ha avuto ragione di ogni avversità: tecnica e psicologica. Adesso anche la società dovrà continuare a fare la sua parte, fornendo al tecnico portoghese nell'ultima settimana di mercato i rinforzi che mancano per consentirgli di continuare a lavorare intensamente con un gruppo motivato e sereno nella speranza di raggiungere quel sogno chiamato Champions League.