UN BEL NO IN FACCIA AI GOBBI E AI BIMBI BIZZOSI: BRAVI!

25.07.2019 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
UN BEL NO IN FACCIA AI GOBBI E AI BIMBI BIZZOSI: BRAVI!

Io farei, io direi, io lo venderei, io lo metterei in tribuna sono ormai gli argomenti che tutti noi tifosi viola facciamo intorno a Federico Chiesa e al suo futuro. Purtroppo l’argomento è scottante, e anche l’unico degno di nota visto che ancora non è partito il mercato viola, con tanti punti da analizzare ma con una sola conclusione, che è poi quella che ha preso la società. Quanto mi stanno antipatici questi bimbi capricciosi, viziati dal bel mondo del calcio, convinti di poter avere la capacità di cambiare le loro sorti mettendo il broncio e battendo i piedi! Fai un sorrisino Fede, come si dice ai piccoli, che tirare due pedate ad un pallone e guadagnare fior di quattrini è un dono concesso a pochi!

Partendo dal presupposto che sono una persona puntigliosa e orgogliosa della mia fiorentinità, applaudo a scena aperta Commisso e Barone per aver fatto capire, con le buone o con le cattive, all’ombroso Chiesa che da Firenze non si muove. Mi gongolo all’idea che la nuova proprietà abbia sbattuto la porta in faccia alla prepotenza, all’arroganza, all’onnipotenza della Juventus e abbia fatto capire che non ci stiamo più a fare i loro servi allevando talenti per poi farseli scippare. L’altro Federico era un po’ gobbo di nascita, ma il 25 gigliato ha sempre detto di amare la Fiorentina e questo voltafaccia mi infastidisce molto. Posso pensare che avesse già avuto assicurazioni dalla precedente gestione sulla partenza verso Torino e, pertanto, il fatto di fare un dispetto ai bianconeri, ma anche alla famiglia Chiesa, mi fa sorridere ancora di più. Hanno fatto i conti senza l’oste che per me, non si offendano, sono Rocco e Joe che hanno detto no al bimbo bizzoso e di conseguenza ad Agnelli & C.

Federichino ha detto che parlerà a giorni con la dirigenza “come si fa in una famiglia”, termine quest’ultimo usato anche da Commisso parlando della Viola. Il ragazzo è come l’adolescente irascibile che tutti abbiamo avuto nelle nostre case, ma non so fino a che punto sia lui che vuole volare altrove o se il babbo ambisce, anche giustamente, a traguardi più importanti per il figlio. Fatto sta che il contratto esiste è le regole si rispettano, almeno da ora in avanti, e se la società dovesse cedere dopo questo braccio di ferro, sarebbe un disastro. Lo stesso atteggiamento di intransigenza lo stanno adottando anche con Dragowski, considerato il nuovo portiere titolare. Il temperamento, soprattutto di Barone, mi fa ben sperare sul fatto che loro non scherzano sulla parola data e provo profonda stima per la vicinanza al pensiero dei tifosi da parte della nuova gestione. Deve passare il concetto che se vieni nella Fiorentina devi rispettare le regole e che le ripicchine non sono più sinonimo di cessione.

Ritengo giusto che Chiesa abbia un adeguamento di stipendio, ritengo più che obbligatorio che venga allestita una squadra che faccia esaltare le doti del ragazzo per risollevare di conseguenza le sorti della Fiorentina, ritengo che la sua presenza in rosa sia il solo appeal che Pradè può giocarsi nel calciomercato, ritengo che le sue doti tecniche siano un valore aggiunto ma, dopo questa estate tormentata, avrei qualche dubbio a dargli la fascia di capitano per la mancanza di rispetto che sta portando avanti verso la maglia e i suoi sostenitori. Il suo non esporsi (ancora) sulla sua conferma o anche sulla voglia di andarsene fanno parte di un tira e molla che vede probabilmente dietro una regia a strisce.

Sento tanta gente che consiglia a Chiesa di andarsene per crescere e sento tanta gente che vorrebbe levarselo di torno per investire i proventi della vendita nell’allestimento della nuova squadra. Ecco, se come sbandierato i soldi non sono un problema, se le plusvalenze non sono richieste e non serve vendere per comprare, se vogliamo tornare a vincere ed avere credibilità…Chiesa sta qui, in campo, in panchina o in tribuna!

La Signora in viola