TUTTO PRONTO PER AMRABAT: LA SUA STORIA COSÌ PARTICOLARE

22.08.2020 11:17 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
TUTTO PRONTO PER AMRABAT: LA SUA STORIA COSÌ PARTICOLARE
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La storia di Sofyan Amrabat potrebbe essere raccontata con due semplici frasi pronunciate da Ivan Juric questa stagione. La prima: "Riposo per lui? No, no. Gioca finché non muore". La seconda: "Amrabat è la sorpresa più grande della mia vita". Ma probabilmente c'è molto di più. Perché se nel 1996 nasci a Huizen, paesino olandese a 40 minuti da Amsterdam, da una famiglia di immigrati marocchini, la tua storia non può essere come tutte le altre.

CARRIERA DA GIRAMONDO - Un'esperienza giovanile breve ma intensa, passata nell'Utrecht dove riesce ad imporsi alla terza stagione nei professionisti, tanto da essere subito chiamato dal Feyenoord sempre attento ai talenti soprattutto se locali. Un anno di ottimo livello, nel quale gioca anche contro il Napoli di Sarri in Champions League, poi scende nelle gerarchie e perde il posto da titolare. Il Club Bruges allora piomba su di lui: via, si parte in direzione Belgio dove firmerà un quadriennale. Anche lì gioca un anno prima che l'Hellas Verona gli metta gli occhi addosso e firmi con il Bruges un accordo per un prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni di euro. Una cifra che fa sorridere se pensiamo a quanto la Fiorentina ha dovuto sborsare per fare suo il centrocampista fresco 24enne. A gennaio è proprio il club viola a farsi avanti con l'Hellas, bruciando la concorrenza e facendo suo un talento che oggi per la prima volta svolgerà un'attività da giocatore della Fiorentina, presentandosi alle 18 per i test clinici in vista del ritiro pronto a partire domani.

UNA PARTICOLARE ESPERIENZA CON LA NAZIONALE - Anche per quanto riguarda le sue scelte relative alla Nazionale d'appartenenza c'è di che discutere. Perché dopo aver giocato nell'Under 15 dell'Olanda, Sofyan ha scelto le sue origini: dall'Under 17 in poi ha voluto vestire la maglia del Marocco (facendo peraltro infuriare Koeman, attuale tecnico del Barcellona allora CT dell'Olanda), con l'esordio in Nazionale maggiore raggiunto il 28 marzo 2017 in amichevole. Una scelta che gli è valsa anche la convocazione ai Mondiali del 2018 dove ha esordito entrando al posto del fratello Nordin, più vecchio di lui di 9 anni. Un'altra storia che meriterebbe di essere raccontata.

LA STAGIONE IN SERIE A - Il centrocampista marocchino si è distinto quest'anno con una stagione sostanzialmente straordinaria. Una media voto nettamente sopra la sufficienza e una costanza a centrocampo che ha fatto dell'Hellas una delle sorprese del campionato. Le due fasi svolte in maniera pressoché perfetta, sia nel recuperare palloni che nel ripartire in contropiede. Sono forse solo due le pecche della stagione di Amrabat: i troppi cartellini - che gli sono valsi il "premio" di giocatore più sanzionato della A con 10 gialli e due rossi - e il gol che fatica ad arrivare, se consideriamo che sono solo 3 le reti messe a segno in carriera. Anche se al Feyenoord il suo unico gol lo segnò in Champions League contro il Napoli, resta un limite da migliorare.

SCELTA DI COMMISSO - Ora la nuova avventura sulle rive dell'Arno, per lui che lo stesso Presidente Commisso ha indicato direttamente come uomo da fare viola. Una responsabilità non da poco per un giocatore che però ha già dimostrato la sua tenacia. La voglia di imporsi certo non gli manca, ora starà a Iachini trovare il posto perfetto per lui nello schieramento gigliato.