TRE MESI PER SEMINARE IL TERRENO

07.03.2017 19:20 di  Dimitri Conti   vedi letture
TRE MESI PER SEMINARE IL TERRENO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La difficile evoluzione della stagione 2016/17 della Fiorentina, già fuori da tutte le coppe e ben lontana dalle zone di classifica che valgono l'Europa, non sta certamente facendo dormire sonni tranquilli dalle parti di viale Fanti. La rincorsa europea, nonostante l'ottimismo che sembra tuttora trapelare dalle dichiarazioni pubbliche dei gigliati, sembra davvero ardua, considerando soprattutto il grande numero di squadre concorrenti, e l'elevato ritmo tenuto da queste ultime. In questo scenario tutt'altro che edificante, c'è almeno la possibilità di sperimentare, e di dare una chance ai più giovani o a chi ha giocato meno, viste anche le prestazioni non indimenticabili dei cosiddetti titolari. Da Gonzalo Rodriguez a Ilicic, passando per l'intera catena di sinistra: per molti la stagione si è rivelata ben più difficile del previsto. E allora, nei tre mesi scarsi che restano, potrebbe esserci spazio per qualche lancio a sorpresa, sulla scia degli ultimi, e fortunati, esperimenti che hanno permesso le affermazioni di Bernardeschi prima, e Chiesa poi. Chi i candidati più forti? In primis l'altro giovanissimo figlio d'arte presente nella rosa gigliata: Ianis Hagi. Il baby fantasista rumeno esordì proprio un girone fa, quando entrò negli ultimi minuti della rotonda vittoria viola in quel di Cagliari.

O magari ci sarà l'occasione per rivedere all'opera Josh Perez, l'americanino inserito a sorpresa a Milano e poi sparito dai riflettori. Oppure, per tornare in tema figli d'arte, potrebbe avere un'occasione anche Fabio Maistro, portato spesso in panchina da Sousa negli ultimi tempi, ma ancora mai sceso in campo. Chissà se approfitterà dei vuoti nella rosa viola in quella zona di campo - visti anche i recenti spostamenti di Sanchez e Cristoforo - per fare il suo debutto ufficiale in prima squadra. Ha quasi tre mesi di tempo per farlo. Oppure potrebbe toccare a qualche altro giovane rampante dalla Primavera, leggasi alle voci Jan Mlakar e Riccardo Baroni, un altro dal padre illustre. Con il senno di poi, ma è troppo facile, forse tenere Kevin Diks non sarebbe stato così sbagliato. Quale migliore occasione di una fine di campionato senza obiettivi all'orizzonte per testarlo e fargli prendere confidenza con il massimo campionato italiano? In tutto questo, è bene ricordarlo, tra meno di una settimana prenderà il via la Viareggio Cup, che potrebbe portare alcuni, o molti, dei giovani citati lontano dall'orbita della prima squadra, almeno finché i viola saranno in corsa, ma che può diventare anche occasione per individuare nuovi gioielli sui quali ricostruire la Fiorentina del futuro.