THE DAY AFTER, MUSI LUNGHI E SENSO DI INGIUSTIZIA

28.10.2019 13:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
THE DAY AFTER, MUSI LUNGHI E SENSO DI INGIUSTIZIA
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il "day after" della sconfitta con la Lazio, per il modo in cui è arrivata, per gli infortuni e per la spada di Damocle che pende sul collo di Ribery, dà la sensazione che la Fiorentina sia uscita con le ossa rotte da una lunga giornata (considerando anche il ko delle donne a Cesena) da dimenticare. Presto e in fretta. Commisso ha già tuonato stamattina contro gli arbitraggi a Radio Rai e le facce dei dirigenti - prima Barone poi Pradè, infine lo stesso presidente - che entrano al centro sportivo portano ancora i segni di una nottata in bianco. "Vedi come si falsano i campionati?" è il refrain di chi entra, scuotendo la testa.

Perché i due punti persi per la svista di Guida (distratto e stanco forse dall'esordio in Champions League) pesano sulla classifica e sul morale della squadra, con Ribery che, già innervosito al momento del cambio, non ha retto a quell'ingiustizia sul campo. Non è la prima volta per il francese, ma certo ieri sera non ha pensato alle conseguenze che un gesto simile potesse portare. Così danno e beffa vanno a braccetto, in attesa di capire quanto dovrà stare fuori sia il francese per squalifica (oltre a Ranieri che avrà sicuramente uno stop per l'espulsione) che il vero talismano della squadra, Caceres (atteso il report medico dopo l'infortunio, mentre preoccupa meno Lirola), visto che con lui in campo la Fiorentina non aveva conosciuto sconfitta.

Non c'è tempo per le recriminazioni però. Montella si è messo subito al lavoro stamattina per capire chi è pronto a sostituire questi due campioni, già mercoledì contro il Sassuolo. Questa sarà davvero l'occasione per testare tutta la rosa a disposizione, dietro e davanti, passando per un centrocampo dove tre partite in pochi giorni forse richiedono un po' di coraggio da parte sua per far rifiatare i punti di riferimento. Forse l'esame più importante è per il tecnico che finora ha insistito su un undici fisso al quale ora deve rinunciare e vedremo se ricorrerà o meno al cambio di modulo, anche se giocare con l'unica punta finora non ha portato punti.