TEMPO AL TEMPO
C’è anche chi si è fatto prendere dalla fretta, come la proprietà della Roma che saluta De Rossi e accoglie Juric dopo appena 4 giornate di campionato, o chi pensa già all’immediato futuro come pare costretto a dover fare il Milan alle prese con il malumore dei tifosi (anche nei confronti del tecnico Fonseca) eppure intorno al Franchi il mantra resta sempre lo stesso: concedere tempo. All’allenatore, certo, ma per esempio anche a chi nella dimensione viola è appena arrivato.
Undici volti nuovi da rendere familiari – D’altronde rileggendo l’estate appena conclusa la Fiorentina è tra le squadre che hanno cambiato di più ed è chiaro come il primo dazio da pagare sia stato quello di un ambientamento tutt’altro che semplice. E’ il caso di Cataldi ma non solo, visto che dietro Pongracic non si è trovato propriamente a suo agio nella linea a tre mentre in mezzo sono addirittura in quattro in attesa di trovare le giuste misure, senza contare che lo stesso De Gea è reduce da un anno d’inattività.
Aspettando Gud – Insomma se in attacco la partenza sprint di Kean ha reso meno traumatico l’avvio di stagione il mancato esordio di Gudmundsson, fin qui ai box, è un’altra attenuante di cui tenere conto. Tra il problema al polpaccio e il processo l’islandese deve ancora disputare un minuto con la sua nuova maglia, ennesimo dettaglio da ricordare in vista di un prossimo trittico di gare da non fallire. Perché se da un lato è inevitabile un filo di preoccupazione per i soli tre punti raccolti in campionato dall’altro sarà il caso di tenere bene a mente quanto poco il tecnico, e i tanti nuovi acquisti, siano riusciti a lavorare insieme o più semplicemente a conoscersi.