SOUSA, ROSSI ORA HA QUALCOSA IN PIÙ. MERCATO? NOMI CONDIVISI

16.01.2016 14:02 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
SOUSA, ROSSI ORA HA QUALCOSA IN PIÙ. MERCATO? NOMI CONDIVISI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Vigilia della prima gara del girone di ritorno in casa Fiorentina, coi viola che domani sera saranno di scena a San Siro per affrontare il Milan dell'ex Mihajlovic. In sala stampa ha preso come di consueto la parola Paulo Sousa:

Sulla settimana passata: "Sono settimane diverse rispetto alla gara d'andata: non è mai facile tenere sempre al 100% il "fuoco" e la concentrazione. Ci possono sempre essere elementi di disturbo, e nella gara d'andata mi trovavo ad affrontare per la prima volta il mercato italiano. Ora lo conosco meglio e sono abituato. Dobbiamo essere concentrati sulla partita".

Su Tino Costa: "Non è un nostro giocatore: se arriva ne parleremo di lui. Io rappresento una voce all'interno di questa società e parlo delle necessità e delle cose di cui ho bisogno. Ogni nome che facciamo sul mercato ha il suo profilo, qualche volta è un nome condiviso, talvolta no ma noi lavoriamo per fare il meglio".

Su cosa lo preoccupa di più in questo momento: "Voglio essere molto concentrato su questa partita: il Milan ha fatto investimenti importanti in estate con aspettative di un certo livello. Ad inizio anno abbiamo affrontato un Milan totalmente diverso da quello che incontreremo domani. Nel corso di questi mesi i rossoneri hanno cercato stabilità ed ultimamente ci sono arrivati. Sarà una partita diversa da quella d'andata, mi auguro che il risultato sia uguale".

Sulle assenze: "Nel corso di una stagione può succedere di avere assenze, noi cercheremo di interpretare una performance collettiva che ci permetta di vincere. Quando abbiamo avuto problemi sulla fascia, abbiamo sopperito con un'opportunità. Noi cerchiamo sempre di sopprerire a questi problemi".

Su Babacar: "Quando gioca lo criticano, quando non gioca tutti vogliono che sia in campo: è un ragazzo che ha delle caratteristiche specifiche, io nel corso della settimana prendo delle decisioni anche in base all'avversario che incontriamo. Se lo metto in campo è perché so che può darci una mano".

Su Giuseppe Rossi in campo dal 1': "Le risposte non si danno in una sola partita. E' una possibilità anche perché in queste due settimane Giuseppe ha portato qualche elemento in più, anche sotto l'aspetto emozionale: vuole spaccare il mondo. Questo mi permette di vedere meglio il suo percorso nel futuro, per essere ancora migliore".

Sul confronto con la dirigenza dopo la gara con la Lazio: "Non ho avuto confronti, perché se ne sono andati via. Ho salutato solo Andrea, non Diego che ci ha lasciato un messaggio positivo. La voglia del nostro pubblico nel salutarci è stato chiaro".

Ancora sul mercato: "Credo che adesso ci si debba focalizzare sull'importanza della gara di domani. Ci siamo già detti tutto su questo aspetto".

Su come Kalinic: "Ha avuto un momento di difficoltà, ma sta tornando al top. Ha avuto qualche episodio di basso livello organico ma è molto vicino alla massima condizione. Ha sempre avuto grandi opportunità nel corso delle partite, nonostante non abbia segnato. Tutti i giocatori cercano di migliorarsi, lui lavora molto bene e spero che domani possa fare una partita di livello per battere una squadra importante".

Sullo spirito di rivincita del Milan: "Dovremo avere la stessa rabbia e voglia che avranno loro domani, visto che vorranno vendicarsi della gara d'andata. Dovremo muoverci più velocemente di loro per metterli in difficoltà".

Sul contraccolpo psicologico della squadra dopo il ko con la Lazio: "I miei ragazzi sono tutti professionisti, vogliamo tornare al nostro massimo livello contro il Milan: è questa l'arma che ci avvicina maggiormente a vincere le partite contro avversari individualmente più forti".

Su quanti arrivi si aspetta dal mercato: "Io devo utilizzare al massimo i giocatori che adesso ci sono per raggiungere la vittoria. Prima arriveranno i nuovi innesti e prima conosceranno quello che è il nostro gioco".

Se qualche critica lo ha disturbato dopo il ko con la Lazio: "Quando si fa il mestiere di allenatore, bisogna accettare le critiche: è normale che nel calcio l'allenatore sia il primo a prendersi le critiche. Le aspettative che si sono create nel corso della stagio sono sempre aumentate e lo spazio che io ho di fare male è sempre più ridotto. La critica costruttiva per me è una possibilità di miglioramento".