SERVONO RISPOSTE DA PONGRACIC. I CONCETTI SONO NUOVI MA IL TEMPO È RELATIVO
"Nella mia carriera ho giocato più spesso in sistemi a quattro che a tre. Quello è il modulo in cui mi trovo più a mio agio ma sono pronto a mettermi a disposizione". Forse sta tutta in questa frase, detta ai microfoni ufficiali della nazionale croata, le difficoltà riscontrate in queste prime due settimane di stagione da Marin Pongracic. Il difensore, arrivato dal Lecce per una cifra importante e con il compito ancor più importante di sostituire un leader storico come Nikola Milenkovic, è apparso forse come una delle noti più dolenti di questo avvio di annata. Tre cartellini, di cui uno rosso, nelle tre gare disputate tra Parma e andata e ritorno di Conference League, tanti passaggi sbagliati e una palese confusione, mostrano un quadro ben diverso dal difensore che lo scorso anno era stato capace di essere un vero e proprio leader a Lecce.
Serve tempo - E' ormai il manta che ci stiamo ripetendo tutti da giorni: d'altra parte la squadra è nuova, assemblata per lo più sul finale di calciomercato e i concetti del tecnico sono diversi. Il tempo però è molto relativo nel calcio e al ritorno dalla pausa si ritroverà contro due ostacoli ben più complessi rispetto a quelli incontrati finora da inizio anno. Prima i viola dovranno andare del Gewiss Stadium nuovo di zecca per affrontare l'Atalanta. Poi ci sarà al Franchi la Lazio. Due appuntamenti in cui Palladino e i suoi saranno chiamati a mettere a segno i primi tre punti per non perdere il passo con quelle davanti e ritrovarsi, fin da subito, a dover rincorrere. In tal senso Pongracic e la difesa dovranno fare la loro parte, visto che la squadra ha già subito sette reti in cinque partite. Magari l'aria della Nazionale a scacchi, stasera impegnata in Nations League contro il Portogallo di CR7, può aiutarlo a fargli ritrovare la giusta serenità.