SERIE A POSTICIPATA, DUBBIO PLAYOUT, '20/21 CONGESTIONATO. COME LA PRENDERÀ L'ACF?
Alla netta apertura del Ministro dello Sport Spadafora arrivata nella giornata di ieri (“Giovedì 28 decideremo quando la Serie A potrà riprendere”) si è aggiunta anche la linea tracciata dal Consiglio Federale di questa mattina, che sulla scia del sempre maggior ottimismo per far ripartire il campionato ha deliberato come data ultima per concludere la stagione in Italia quella del 20 agosto. Non più il 2 dello stesso mese, come Gravina da tempo aveva indicato, ma ben 18 giorni più tardi. Più meno quando negli intendimenti dei vertici del calcio - almeno fino a qualche mese fa - sarebbe dovuto partire ex novo il campionato 2020/21. Che invece potrebbe avere inizio subito dopo, nella prima settimana di settembre. Un’estate dunque letteralmente sconquassata e finalizzata a concludere l’annata in essere col suo format regolare, senza stravolgere le regole del torneo e creare ulteriori polemiche. Ma inevitabilmente congestionando i mesi venturi.
La possibilità di introdurre per la prima volta in A i playoff (a quattro o a otto squadre) e i playout (a sei o a otto) aveva del resto già creato scompiglio. E questo sia tra le big che si trovano ai vertici della classifica (che in una manciata di gare secche avrebbero messo a rischio la partecipazione alla prossima Champions e magari - nel caso della Lazio - la possibilità di vincere lo scudetto) sia nei bassifondi della graduatoria, con la Fiorentina, il Torino e la Sampdoria che al netto di un’annata sufficiente, sebbene non da incorniciare, si sarebbero trovate a dover lottare per la salvezza. Lo stesso club viola - per quanto dell’ipotesi di playout allargati anche alla 13° e alla 14° in classifica non se ne sia mai parlato in via ufficiale - non sarebbe più di tanto propenso (eufemismo) a sposare questa linea di pensiero, convinto che si sarebbero create delle oggettive disparità alla luce di tre quarti di campionato ormai in archivio e di una graduatoria già in gran parte delineata, anche verso il basso.
In prima istanza, però, questa ipotesi non sembra essere al vaglio della Federazione dopo la riunione di oggi: la volontà di ultimare il campionato per il 20 di agosto va nella direzione più gradita a tutti, ovvero quella del format regolare del torneo che non rimetterebbe peraltro in discussione la somma della terza e ultima rata dei diritti TV che le società stanno attendendo. C’è però un aspetto ancora tutto da approfondire: quanto concretamente la scelta di posticipare la chiusura della Serie A di altre tre settimane (circa) andrà a ledere nella programmazione del prossimo campionato? Probabilmente molto, visto che la Serie A 2020/21 avrà dei tempi molto serrati in previsione dell’Europeo dell’estate 2021 e dell’inizio delle qualificazioni ai Mondiali che coinvolgerà le Nazionali di tutto il mondo. La Fiorentina, questo, lo ha sempre temuto come epilogo e non è un caso che in più di una circostanza il presidente Commisso e il dg Barone avessero messo in guardia i vertici del pallone italiano dal rischio di un successivo campionato da disputare “col fiatone”. Ammesso e non concesso che l'inizio della prossima stagione sia a sua volta posticipato. Cosa ne penseranno dunque i viola adesso?