SCOMPOSTO
Dice il Sabatini Coletti... "Scomposto, separato nei suoi elementi costitutivi o non ancora ricomposto". Ecco, lungi da noi definizioni e giudizi razzisti piuttosto che prevenuti, o ancor peggio vittime di retaggi dovuti all'antipatia, ma a volte Mario Balotelli sembra proprio dar ragione al virgolettato di cui sopra. Prosegue il dizionario: "Scomposto, privo di compostezza, sguaiato". In questo caso c'è poco da aggiungere, la manata rivolta a Gebre Sellasie è tutto meno che composta, e poi basta vedere la reazione del "colored" (si può dire?) rossonero dopo l'espulsione: calci, pugni a porte e stipiti, a tutto ciò che gli capitava a tiro, tradendo una scompostezza che non gli fa onore, lui che in campo sembra muoversi sulle piume. Il tutto mentre Cesare Prandelli non osava muovere foglia, nè durante, nè dopo il 90'. Insomma, anche stavolta il Sabatini Coletti ci ha visto giusto, sperando che nessuno lo squalifichi per un lemmo presuntamente razzista
DA BOLT A MOEN - Ma torniamo alla prima definizione: "separato nei suoi elementi costitutivi". Un essere umano è composto da testa e gambe, cervello e cuore, pensiero e movimento. Il problema di Mario Balotelli è non riuscire a coordinare le due fasi, quasi fosse una squadra di calcio: fase difensiva ed offensiva, possesso e non possesso. Se non raggiungi l'equilibrio, l'avversario ti prende in contropiede... e sono guai. Balotelli pensa bene ma agisce male, anticipa l'avversario poi finisce fuori giri, ha buone intenzioni e pessime esecuzioni. Insomma è scomposto, separato, o meglio... non ancora ricomposto. Certo, il tempo lavora dalla sua parte (Mario ha, diciamo così, "solo" 25 anni...) ma deve fare in fretta, deve far presto e bene. Altrimenti incorre in giudizi che possono far male, e quel che è peggio impossibili da definire razzisti. Prendete Usain Bolt, ad esempio. E' di tre giorni fa la stilettata del velocista giamaicano... "Balotelli? Grande calciatore, però l'ho incontrato e non mi è stato molto simpatico". E lo ha detto a muso duro, dall'alto della stessa abbronzatura. E allora come la mettiamo? Usain Bolt critica Balotelli, ergo è razzista? Verrà "daspato"? Sarà squalificato, multato, perseguito? Niente paura, Usain ha spalle larghe, portafoglio gonfio e gambe veloci, per fuggire da stupidi preconcetti e facili perbenismi. Prendete, infine, l'arbitro Moen di Repubblica Ceca-Italia... Norvegese come Ovrebo, sensibilmente più magro e persino più lucido. A lui vanno i nostri complimenti perchè non ha fischiato rigore per il Milan (con Balotelli in campo, non si sa mai...) ha mostrato polso punendo la scompostezza (stavolta fisica) di Balotelli, cacciandolo senza remora, mostrandogli la strada verso la redenzione. Peccato che Mario abbia distrutto ciò che incontrava su quella strada...
PESSIMO ALUNNO - Fossimo a scuola, Mario Balotelli sarebbe stato bocciato. Più volte. Prandelli lo educa, lo giustifica, lo lascia e lo riprende... Lui, per tutta risposta, disobbedisce noncurante dei privilegi che la vita gli offre, si mette scomposto al banco, è sguaiato nelle espressioni. Per giunta non segue le lezioni. E si sa, l'educazione e l'apprendimento sono la prima cosa. Se non è oggi, domani qualcuno ti presenta il conto, magari non da calciatore (no, questo calcio finto ed opportunista non ce la farà mai...) poi però c'è la vita reale, e quel che è peggio dura molto di più di quella sul rettangolo verde. E se sei scomposto, fai fatica a raddrizzarti. Medita Mario, medita...