SALTO TRIPLO
Sono venuti fuori i diversi valori in campo a Benevento, e questo anche grazie a una Fiorentina consapevole dei propri mezzi e pienamente calata nell realtà della classifica. Se alla vigilia della trasferta campana l'esclusione di Amrabat, e il forfait all'ultimo minuto di Biraghi, facevano trasparire un certo nervosismo interno, fin dal primo minuto la squadra messa in campo da Prandelli sembrava aver invece ritrovato il giusto piglio.
Ribery ci mette personalità, Eysseric e Bonaventura una certa qualità sulla trequarti, ma in particolare è Vlahovic a suonare la carica trovando la via del gol con rinnovata facilità. I due gol nella prima mezz'ora servono a indirizzare la partita sui binari migliori, il terzo a ricordare a tutti che un classe 2000 con queste qualità e queste potenzialità ha un futuro assicurato e per questo va legato a doppio filo ai destini del club. Il prima possibile.
Sopra di tre reti il resto della partita è di inevitabile sofferenza anche perchè il Benevento trova comunque il gol sulla consueta disattenzione difensiva (non impeccabili né Pezzella né Caceres) e di lì a poco potrebbe accorciare ancora, conferma di come la sofferenza rientri nel DNA di questa Fiorentina, ma il centro di Eyesseric riporta tutto in discesa (decisivo l'assist di Ribery ma anche il pallone rubato da Venuti a Schiattarella).
Solo dopo quel 4-1 Prandelli può inserire anche Callejon, Kouame e Borja Valero, dopo che aver mischiato le carte nel momento di maggior pressione del Benevento aveva funzionato passando a una sorta di 4-4-2, e dopo aver avuto ragione nelle scelte di formazione a cominciare da quell'Eysseric che solo lui è stato capace di recuperare. Se il tris di Vlahovic è un altro dei frutti del lavoro del tecnico le sue parole nel dopo gara, che non nascondono stanchezza, raccontano tutte le difficoltà affrontate in settimana.
Un pieno di fiducia e ottimismo che ci voleva, in attesa di conoscere i risultati di Torino e Cagliari, che mette i viola anche in condizione di preparare al meglio il match con il Milan. E' troppo presto per dire che la Fiorentina ha svoltato, o che la sua stagione è finalmente al sicuro, ma senza dubbio la vittoria di ieri, oltre che consacrare Vlahovic a molto di più di un semplice prospetto di campione, rappresenta un salto triplo verso la salvezza.