ROCCO ANCORA NON CI CONOSCE. L'AMAREZZA È RECIPROCA
Devo dire che le parole del Patron viola sui futuri obiettivi sportivi della Fiorentina mi hanno entusiasmato, l’attenta presentazione dei nuovi arrivati a Firenze e la volontà di raggiungere l’Europa a prescindere da Vlahovic sono da applausi...ma poi mi sveglio e capisco che è stato un sogno. Quello che avrei voluto sentirmi dire, il sostegno del “pater familias” nei momenti critici purtroppo non è arrivato e nel suo lungo nuovo monologo Commisso è tornato alla carica contro tutto e tutti facendo calare una cappa di sconforto in quelli che non vedono via d’uscita da questa situazione. Siamo tornati indietro nel tempo, ai tifosi buoni e quelli cattivi, al nessuno si è fatto avanti per comprarla, al rinfacciare quanti soldi sono stati spesi, alle minacce di doversi fermare a riflettere perché “molto amareggiato e deluso”. Ancora segnali di divisione, ancora zizzania contro il mondo intero e zero prospettive sulle ambizioni calcistiche.
Io penso che sia un oltraggio all’intelligenza pensare che dopo la vendita del capocannoniere della Serie A a gennaio all’acerrima nemica qualcuno potesse pensare che sarebbe partita una ola cittadina, ritenere che tutti i tifosi ambiscano alla coppa dei bilanci e siano contenti degli 80 milioni arrivati snobbando quello che potrebbe essere il contraccolpo tecnico sulla squadra. Mi auguro con tutto il cuore che Italiano continui a fare miracoli e che Piatek e Cabral facciano gol a grappoli alla faccia del serbo e di tutti i gobbi ma, se vogliamo guardare i numeri tanti cari ad alcuni, se vendi per 80 e compri per 15 qualche differenza ci sarà, o no? Probabilmente dovrei smettere di seguire la mia squadra perché, a detta di Commisso, “chi non guarda l’economia, non può guardare la Fiorentina” ma amo ancora tanto (stanno facendo di tutto per farmi stufare!) il calcio e preferisco frequentare lo stadio e non i master di finanza.
Capisco che bisogna essere oculati e fare le cose per bene, ma concentrarsi di più sulla squadra e sulla sua crescita ritengo che sia la cosa che ci renderebbe più felici e in questo confido molto nel nostro allenatore e spero che le parole del Presidente non turbino il suo lavoro e quello dei suoi ragazzi.
La prima parte di questo campionato ha fatto riemergere la possibilità di tornare a calcare i palcoscenici europei e sarebbe la prima volta dall’avvento di Commisso che fin qui, tra noviziato e covid, ha purtroppo visto la Viola annaspare nei fondi delle classifiche. È proprio per questo che ho contestato la partenza di DV9 adesso e non credo che gli uomini di mercato lo abbiano venduto senza il consenso del proprietario. Ho sempre sostenuto la Curva Fiesole ma la frase del loro comunicato che recita “cosa le hanno raccontato per convincerla a fare una cosa del genere?”, rivolta al proprietario viola tirando in ballo Pradè e Barone per la partenza del bomber, non mi trova d’accordo. Ritengo che in società non si muova foglia, tantomeno calciatori e risorse, che Rocco non voglia!
E poi vogliamo parlare della permalosità? Credevo che i Della Valle lo fossero al massimo, ma Commisso li batte. Dopo tre anni sulle rive dell’Arno non ci conosce ancora, non ha ancora capito che siamo un popolo di polemici, di chiacchieroni, di guelfi e ghibellini, dell’è tutto sbagliato l’è tutto da rifare. Credo però che nel calcio realmente tutto il mondo è paese e quanto successo con Vlahovic avrebbe infiammato anche le altre tifoserie…almeno di non essere gemellati con la Juve! Siamo di contro molto attaccati alla nostra città e ai nostri colori, passionali e con un grande senso di appartenenza e lo striscione infamante messo dietro la Fiesole, casa nostra, dai supporters bianconeri mi ha disturbato, o come direbbe il Presidente, amareggiato.
Capisco che Rocco sia offeso per il Joker con le sue sembianze appeso al Ponte Vecchio, ma noi non lo siamo da meno per gli affronti ai quali questa cessione ci ha esposto.
La Signora in viola