RIENTRO COL BOTTO
La sosta del campionato si avvia alla conclusione con i giocatori viola impegnati in giro per il mondo che pian piano stanno facendo il loro ritorno a Firenze. Avversario di turno, domenica, il Verona di Mandorlini (e di Luca Toni) per la prima di tre sfide che, in un modo o nell'altro, diranno molto sulle potenzialità della squadra di Vincenzo Montella. Frase quantomai inflazionata, quest'ultima, ma che mai come adesso rispecchia il reale momento che stanno passando i viola. Del resto, la ripresa del campionato si presenta assai complicata per la Fiorentina, che in poche settimane giocherà quattro partite di cui tre in trasferta. Verona, Cagliari e la partita del Franchi (5 dicembre) contro la Juventus, intervallate dall'impegno di Europa League a Guingamp. Punti in palio accessibili considerando il valore delle squadre, ma che andranno conquistati su campi ostici e, come nel caso del Cagliari, tradizionalmente sfavorevoli.
La classifica non permette ulteriori passi falsi, soprattutto per evitare di ritrovarsi alla vigilia della sfida contro i bianconeri con l'acqua alla gola. A Verona, dunque, si attende un primo segnale dalla squadra e, magari, il primo squillo di quel Mario Gomez che, almeno in conferenza stampa, si è mostrato volenteroso nel tornare protagonista. Montella in questi giorni sta preparando la partita non senza problemi, dovendo fare i conti con assenze, infortuni e i rumors di mercato che, complici le parole di Pradé, hanno catalazzito l'attenzione di ambiente e tifosi. Ora però è tempo di fare un passo indietro, di lasciare da parte i rinnovi, le indiscrezioni e di pensare al campo. Lo impongono le circostanze, lo vuole la classifica. Mai deficitaria come in questo inizio di stagione.