RIBERY, Idolo sfortunato. Iachini lo aspetta
Arrivato tra lo scetticismo di alcuni e l'entusiasmo di molti Franck Ribery, in pochissimo tempo, ha fatto ricredere i primi e ha dimostrato di essere un campione vero, anche a 36 anni suonati, in grado di fare la differenza in campo, ma anche fuori. Il miglior momento della Fiorentina in questa stagione, il blocco di partite che è andato dallo 0-0 contro la Juventus fino all'1-2 di Reggio Emilia contro il Sassuolo, è coinciso con le migliori prestazioni del francese ex Bayern, che si è caricato la squadra sulle spalle, tra gol, assist e giocate di alta scuola. Il gioco si è però rotto, per una sua ingenuità, vedi l'espulsione rimediata a gara finita contro la Lazio che gli è costata 3 giornate di squalifica, ma soprattutto per la sfortuna. L'intervento di Tachtsidis in Fiorentina-Lecce dello scorso 30 novembre e l'infortunio alla caviglia rimediato per la botta, hanno infatti costretto Ribery all'operazione e sarà molto difficile rivederlo in campo prima di marzo.
Un problema non da poco per la Fiorentina e per il neo tecnico viola Beppe Iachini che avrà il compito di far uscire la squadra da questo momento di crisi che dura da troppo tempo. Senza Ribery sarà più complicato e dovrà essere il mercato a dare qualcosa in più all'allenatore, in attesa del rientro in campo del vice campione del mondo nel 2006, con lo stesso Iachini che non vede l'ora di poterlo allenare.