QUANDO INIZIA L'ALTRA PARTITA: LA DIFFICOLTÀ DEI VIOLA NEI FINALI È DOVUTA AI CAMBI?

08.11.2021 20:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
QUANDO INIZIA L'ALTRA PARTITA: LA DIFFICOLTÀ DEI VIOLA NEI FINALI È DOVUTA AI CAMBI?
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Coi cambi e le squadre stanche dal settantesimo in poi inizia una nuova partita ed è in quei minuti che ci sono i momenti decisivi”. Così diceva Lele Adani; stessa cosa più o meno ripetuta da Massimiliano Allegri ("Con i cinque cambi dal 70' in poi è un'altra partita") qualche giorno di Juventus-Fiorentina, gara che può essere presa a manifesto di questa massima. La gara tra bianconeri e viola è stata infatti decisa da un grande ex, Juan Cuadrado, entrato nella seconda metà della ripresa. La freschezza e rapidità del colombiano hanno fatto la differenza nell’episodio che ha spezzato l’equilibrio della partita e la Juventus si è portata a casa tre punti grazie ad un gol proveniente dalla panchina: sono già tre i gol dei subentranti bianconeri, in una classifica, quella delle reti provenienti dai cambi, guidata dal Torino (6). Per trovare la Fiorentina dobbiamo scorrere fino all’ultima posizione: la squadra di Italiano, al pari di Bologna, Sassuolo e Verona, in stagione ha infatti beneficiato di un solo gol da parte di un subentrante (Riccardo Saponara a Genova). In generale, se guardiamo l’andamento delle prime dodici partite e prendiamo in considerazione altri fattori come i gol presi nel secondo tempo (11 su 14) ed i punti recuperati da posizione di svantaggio (0) possiamo trarre la conclusione che i cambi di Italiano non abbiano avuto un grosso impatto nella prima parte di stagione.

Colpa delle letture sbagliate del tecnico? A giudicare dai numeri del suo Spezia nella scorsa stagione non si direbbe: con Italiano infatti i liguri erano una delle squadre che segnava di più coi subentranti (sesti con 8 gol dalla panchina) ed una delle migliori per punti recuperati da situazione di svantaggio (addirittura 14 a fine campionato). Non sembra c’entri molto il dispendio fisico chiesto dal gioco di Italiano né la sua scarsa capacità di cambiare la partita con le sostituzioni. Il problema sembra invece riguardare la scarsità delle risorse a disposizione: rispetto alle squadre che la precedono in classifica la Fiorentina ha alternative di minor peso; se si pensa che nella partita di Torino, prima dell’espulsione di Milenkovic (altro episodio chiave della gara) sono entrati Duncan per Bonaventura, Sottil per Saponara e Amrabat per Torreira appare evidente come i sostituti qualitativamente all’altezza dei corrispettivi.

La soluzione in breve può essere affidata alla speranza del ritorno di Nicolas Gonzalez, in grado di dare finalmente qualche alternativa sulle fasce ai viola, oppure all’ingengo di Italiano, che potrebbe provare qualche azzardo, ad esempio facendo partire Gaetano Castrovilli da esterno, spostando così un giocatore di qualità dal centrocampo (zona in cui la Fiorentina ha abbonanza di scelta) all'attacco. A medio-lungo termine la soluzione invece è semplice e passa da un intervento sul mercato già da gennaio.