PRANDELLI: "RIPRESA OTTIMA. LA PAURA È UN LONTANO RICORDO. MIO FIGLIO? LO CONSOLERÒ..."
Archiviate le feste, è tempo di tornare a pensare al campionato anche in casa Fiorentina. Dopo il successo contro la Juventus, i viola domani pomeriggio affrontano al Franchi il Bologna in una gara che dovrà confermare le ottime sensazioni viste a Torino. Alla vigilia del match contro i rossoblù in casa gigliata ha preso la parola il tecnico Cesare Prandelli. Ecco le sue parole:
Sull'importanza della gara col Bologna: "Sono d'accordo con quello che ha detto Biraghi, d'ora in poi saremo giudicati in base alla gara di Torino. Troveremo diverse difficoltà col Bologna, rispetto alla Juve: il Bologna, verticalizza molto, ha idee e corre molto. Sarà un match molto complicato. La svolta arriverà quando arriveranno altri risultati. Da Torino siamo tornati con fiducia e determinazione, la paura è solo un lontano ricordo".
Sulla paura cacciata: "Quando ottieni un risultato così inaspettato, l'autostima aumenta e la consapevolezza del lavoro è ripagata: non dobbiamo aver paura"
Sulla ripesa dopo le feste: "E' stata ottima, non ci sono situazioni particolari né infortuni. Mentalmente e fisicamente stiamo tutti bene. Ci siamo allenati bene, spero di rivedere la squadra che ho visto in allenamento in questi giorni. Mentalmente siamo già in partita".
Sul mese di gennaio complicato dal mercato: "Confidiamo molto nella serietà professionale dei giocatori, non ci deve essere un disturbo che vada a caratterizzare la partita. Quando uno è serio, lo è fino all'ultimo secondo. Poi ognuno può parlare coi suoi agenti".
Su Borja Valero: "Con lui regista abbiamo avuto un’intuizione che ci permette di alzare di più gli esterni di centrocampo. Chiaro poi che ci sono le contromosse degli avversari. Borja è un professore, ci auguriamo possa essere sempre un punto di riferimento per la squadra".
Sulla sfida a distanza col figlio Nicolò: "Ci sentiamo tante volte al giorno negli ultimi mesi, ma in questa settimana un po' meno... forse per rispetto reciproco. Io però domani voglio vincere, poi cercherò a quel punto di consolarlo".
Sulle parole di Pradè e gli "scontenti": "Io ho chiesto di non continuare ad allenare 28 giocatori, perché ci sono gli scontenti e perché in allenamento devo sempre tenere 5 giocatori fuori. Mi auguro di essere accontentato".
Sulla fascia destra e Lirola: "Le sue potenzialità sono tante per la propulsione e il cambio di passo: deve togliersi però la timidezza e trovare continuità costante nell'arco dei 90'".
Sul mercato in entrata in generale: "Con la società siamo in sintonia, vogliamo prima di tutto sfoltire la rosa poi abbiamo delle idee che si basano non sul valore del giocatore ma sul ruolo che vogliamo potenziare. Gennaio è un mese difficile ma le idee ci sono. Prima però pensiamo al Bologna, voglio che la squadra sia pronta per la gara di domani".
Sul Bologna: "E' una squadra consolidata, che gioca insieme da due anni e che come il suo allenatore non molla nulla, lo si è visto nella gara contro l'Atalanta".
Su Callejon: "E' un argomento per me delicato: negli ultimi anni ha dimostrato di essere un maestro sui tempi e nelle situazioni di smarcamento, al momento è penalizzato perché il sistema di gioco è questo. Per me è un problema profondo ed umano, mi resta difficile lasciarlo sempre in panchina..."
Su Kouame: "Deve trovare i tempi di smarcamento e la profondità: deve continuare a lavorare, non è un problema perché ha tutta la mia considerazione così come quella della società".
Su Igor e il suo miglioramento: "Lui è la dimostrazione che quando uno si allena tutti i giorni si fortifica: lui è bravo sull'uomo ma anche da dietro costruisce bene. Quello che ha se lo merita, è un ragazzo molto serio. Questa è una squadra che deve consolidare le situazioni che la vedono protagonista. Dobbiamo dare continuità all'ultima prestazione".
Su qualche accorgimento a centrocampo rispetto a Torino: "Non dirò chi giocherà... il Bologna fa molta densità ma non darò a Sinisa nessun tipo di vantaggio, non ne ha bisogno".
Sulla tattica che può cambiare: "Nessuna partita è la fotocopia di quella prima, bisogna pensare dove mettere in difficoltà le squadre avversarie. Ecco perché ci può essere un pensiero diverso rispetto a quello precedente".
Su Martinez Quarta: "Il discorso fatto per Igor vale anche per lui: per me è un titolare, sta lavorando tantissimo, arriverà presto il suo momento ma gli altri in quel ruolo stanno facendo molto bene. Quando arriverà il suo momento non ci deluderà".
Su Vlahovic: "Si sta allenando con grande determinazione, a 20 anni non puoi essere completo e lui si sta completando, un passo alla volta. Ora sta meritando di giocare".