PRADÈ, Commisso non ha ancora deciso il suo futuro

25.12.2020 16:00 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
PRADÈ, Commisso non ha ancora deciso il suo futuro
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© foto di Federico De Luca

Uno dei principali interrogativi di mercato per il 2021 viola, anche se non si tratta di calciatori ma di dirigenti, resta quello relativo a chi dovrà costruire la squadra che verrà. In parole povere: Daniele Pradè sarà ancora il direttore sportivo della Fiorentina al termine della prossima stagione? 

Una domanda che si pongono in tanti, anche tra gli addetti ai lavori, infatti non è raro sentire agenti e dirigenti provare ad informarsi in merito perché al di là di classifiche o vittorie, la Fiorentina resta una delle piazze più ambite d'Italia e dunque d'Europa e sarebbero in tanti pronti a subentrare alla corte di Commisso. Al momento non ci sono certezze in merito alla posizione del dirigente romano, ma sulle sue spalle pesano e non poco, tre campagne acquisti con tanti soldi che non hanno fruttato da un punto di vista tecnico e una classifica quanto mai deficitaria. Parliamoci chiaro, la vittoria contro la Juventus non cambia quanto è stato fatto fino a questo momento e basta ripensare al mercato dello scorso gennaio, confrontandolo con la squadra attuale, per capire che più di un errore è stato compiuto. 

Duncan e Cutrone sono gli emblemi di questi errori, con il centrocampista pagato più di 16 milioni per rilevarlo dal Sassuolo e l'attaccante, fortemente voluto dall'allora tecnico Iachini ma anche dalla dirigenza, che adesso è finito ai margini dopo settimane di turbolenza. Anche le scelte estive non hanno convinto, con tanti parametri zero che hanno alzato decisamente il monte ingaggi ma che per ora non hanno accelerato il percorso di crescita come immaginato prima del via della stagione, ma anzi ne hanno minato la partenza costringendo la Fiorentina a rincorrere partendo da molto indietro dopo pochissime giornate. 

C'è da dire che una delle scelte più sbagliate effettuate dal club negli scorsi mesi, ovvero la conferma di Iachini per come poi si è sviluppato l'inizio di stagione e il conseguente cambio con Prandelli, non è stato commesso da Pradè in persona, che dal suo canto aveva praticamente messo sotto contratto Juric salvo poi ricevere lo stop presidenziale. Si può dire certamente che, come ripete spesso lo stesso Pradè, le decisioni vengono prese in perfetta sintonia e dunque anche questo è comunque un errore che va condiviso tra tutte le anime della società. Errore che ha minato anche il buon esito del mercato con richieste disattese e acquisti mancati in ruoli decisamente importanti, come il centravanti. 

Fatta questa lunga premessa viene da chiedersi quale sia il pensiero di Commisso. Nei recenti messaggi di auguri non si è mai scordato di nominare anche Pradè, sintomo che probabilmente una decisione non è ancora stata presa e che comunque non c'è tensione con la dirigenza. Menomale viene da dire, visti i chiari di luna che sta attraversando la Fiorentina. Le voci però su un possibile avvicendamento dopo due anni di collaborazione fino ad oggi infruttuosa, arrivano eccome. Petrachi, ormai a un passo dal terminare il contenzioso dopo il licenziamento con la Roma, è un nome che ricorre spesso ma non è il solo. Ricorre il nome di Mirabelli, dirigente super da un punto di vista dello scouting. Ma non è detto che, se davvero qualcosa alla fine si muoverà in tal senso, il nome non possa arrivare dall'estero, magari con una mossa a sorpresa del presidente. Dopo l'addio di Tiago Pinto dal Benfica, verrebbe voglia di chiedere a Commisso di fare un tentativo per riportare in città Rui Costa, che verrebbe accolto a bracci aperte e che garantirebbe un appeal internazionale dal fascino quasi irresistibile. 

Quel che è certo è che ancora non è stata presa una decisione e che probabilmente, molto dipenderà da cosa accadrà a gennaio. Fuoco alle polveri allora, che il mercato abbia inizio e che possa essere la chiave di volta del futuro viola. Finalmente.