PIÙ E MENO: BENE CASTROVILLI, DELUDE GIGLI. ADDIO VIAREGGIO

dal nostro inviato a Paganico (Gr)
25.03.2016 16:42 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
PIÙ E MENO: BENE CASTROVILLI, DELUDE GIGLI. ADDIO VIAREGGIO
FirenzeViola.it

Questi i più ed i meno della sfida di questo pomeriggio tra Fiorentina ed Inter, valida per i quarti di finale della Viareggio Cup:

I PIÙ

Satalino: il portierino classe ’99 si mostra decisamente sicuro tra i pali, salvando in una circostanza il risultato nel corso del primo tempo con un intervento da terra. Anche col pallone tra i piedi, riesce a rilanciare in profondità facilmente anche quando viene pressato. Poco può fare sul gol nerazurro

Castrovilli: nel primo tempo, complice un baricentro della squadra troppo basso, si vede molto poco ma nella ripresa cresce alla distanza creando molti grattacapi alla difesa nerazzurra. Guidi continua ad affidargli tutti i calci piazzati e l’eclettico centrocampista pugliese si dimostra sempre all’altezza.

Ranieri: Pinamonti, nonostante la giovane età, è un osso davvero duro ma il difensore viola se la cava molto bene, soprattutto quando in chiusura di primo tempo mura in scivolata la conclusione dell’attaccante.

I MENO:

Gigli: in difesa è quello che sembra sempre più in difficoltà. Fa valere il suo fisico nei corpo a corpo ma spesso nei rilanci finisce per favorire gli avversari, sbagliando la misura ed innescando pericolosi contropiedi. Partecipa alla frittata collettiva della retroguardia sul gol dell’1-0 dell’Inter mentre la responsabilità sul 2-0 di Correria è praticamente tutta sua.

Akammadu: l’attaccante rientrato dal Cesena prova a fare reparto da solo, rientrando spesso a dare mano al centrocampo ma nei suoi 50’ in campo non impensierisce mai la retroguardia dell’Inter. Tocca pochissimi palloni ma finisce per perdere quasi tutti gli uno contro uno con i diretti avversari. 

Bitunjac: sbaglia tantissimo nel corso del primo tempo, recuperando pochi palloni e facendosi sovrastare dallo strapotere fisico della mediana interista. Nella ripresa cresce assieme a tutta la squadra ma finisce per sparire non appena l'Inter si porta in vantaggio. Guidi a quel punto lo richiama subito in panchina.