PERCHÉ?

17.11.2014 00:00 di  Giulio Incagli   vedi letture
PERCHÉ?
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Fumogeni, petardi, bombe carta e chi più ne ha più ne metta. Stadi italiani come bottino di guerra. Terra di conquista di pseudo tifosi mossi da ideali discutibili ma soprattutto difficilmente definibili. Uniti dal solo intento di mostrarsi in tutta la crudezza e la primordialità del tifo organizzato. Un altro boccone amaro da mandar giù. L’ennesimo per il calcio italiano. 5000 croati attesi da settimane nella Scala del calcio. Controlli maniacali e misure di sicurezza in stile “Fuga da Alcatraz”.

Al 75’ del secondo tempo l’arbitro Kuipers è costretto a sospendere la partita per lancio di fumogeni sul terreno di gioco. A forte rischio l’incolumità e la sicurezza dei giocatori ma anche dei supporters italiani accorsi in massa a San Siro. Nello spicchio croato le danze non sembrano volersi fermare e la polizia è costretta a caricare. Come sempre, è successo l’evitabile. The italian job. Come spiega alla perfezione il tweet postato pochi minuti dopo l’accaduto da Giuseppe Rossi (LEGGI QUI), la domanda è: perché?. Da stigmatizzare e punire gli atti incivili dei sostenitori balcani, ci mancherebbe, ma com’è possibile che fior fior di bengala e petardi abbiano superato i controlli “maniacali" della sicurezza di San Siro?

Una serata triste per il calcio italiano e ancora più scura e tenebrosa per i tifosi viola comunque. Dall’infortunio occorso a Pasqual al 27’ del primo tempo, fino alla solita prova incolore di Milan Badelj. Il capitano, scelto tra i primi undici da Antonio Conte, è stato costretto a lasciare il terreno di gioco per un problema agli adduttori (LEGGI QUI). Un’altra tegola che si abbatte puntuale su una Fiorentina già acciaccata e abbondantemente penalizzata dagli infortuni di Rossi e Bernardeschi. Nella giornata di domani dovrebbero arrivare i primi aggiornamenti. Restano da stabilire il grado della lesione e gli eventuali tempi di recupero. Improbabile la sua presenza sia nell’amichevole di martedì contro l’Albania, che nella gara di domenica a Verona contro l’Hellas. Quindici minuti in campo invece per Milan Badelj. Poche, pochissime palle toccate per il centrocampista della Fiorentina e prova che fa registrare il più classico dei “senza voto”. Se questo è il giocatore acquistato in estate dai viola per cinque milioni di euro, allora il ruolo di vice Pizarro sembra essere destinato a restare vacante ancora a lungo.