PASSI FALSI E DETTAGLI DA CORREGGERE
La seconda sconfitta consecutiva sembra figlia delle stesse amnesie di giovedì sera, quando di fronte a un parziale di 4-1 i viola sono stati in grado di rimettere in partita gli avversari polacchi. Ancora una volta la squadra di Italiano non si desta con lo squillo della sveglia, il gol annullato di Pessina avrebbe inveve richiamare tutti a rinnovata concentrazione, e dunque nemmeno lo spavento di salutare la Conference dopo aver ipotecato la semifinale sembra aver lasciato insegnamenti.
Perchè a Monza i primi venti minuti con Kouamè e Saponara a trascinare il gruppo vengono sprecati con un resto di partita a dir poco distratta, giocata senza la minima gestione di un doppio vantaggio che pareva preludere a ben altri scenari. La giornata no della difesa, e di Quarta in particolare, è l’aspetto più evidente ma non l’unico, perchè a Monza anche Amrabat stecca e perchè nel giorno in cui segnano i due esterni (solo due volte era capitato in stagione, contro il Sassuolo alla 17.ma con Saponara e Nico Gonzalez e alla 7.ma con Ikonè e ancora Nico) Cabral attira meno palloni e Jovic recita il solito copione.
Insomma se la sconfitta in sé ha il sapore (amaro) di un addio già preventivato alla corsa europea, sin dal girone d’andata nel quale il ritardo già pareva incolmabile, i dettagli che raccontano di un altro 2-3 in calendario dovranno essere riconsiderati, in modo approfondito. Per capire il perché del ripetersi di determinati errori (non ultimi quelli sui rinvii dei portieri, LEGGI QUI) ma anche per assimilare un modo diverso di gestire gioco e partite, soprattutto quando il vantaggio legittima un pizzico di accortezza in più. Esattamente come avverrà giovedì contro la Cremonese dopo il 2-0 dell'andata. Perché campionato a parte è nelle coppe che la Fiorentina non può più permettersi passi falsi come quelli commessi ieri a Monza.