PASSATO, PRESENTE, FUTURO

02.02.2012 00:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
Stefano Borgi
Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

Adesso, di certo, per Delio Rossi i problemi del mercato non esistono più. Almeno da qui alla fine della stagione. E di fatto conviene assolutamente lasciarsi alle spalle il prima possibile anche il mese di gennaio. Da inserire in quel "travaglio" chiamato in causa da Corvino non più tardi di 24 ore fa. Che le sue tesi, e più in generale quelle di una società recentemente in sciopero con i suoi dirigenti lontani dalla prima fila della tribuna, convincano sempre meno, probabilmente, non è una novità. Nè per chi ci legge, nè per chi scrive.

Ecco perchè, archiviata questa nuova sessione di mercato quantomeno poco convicente, serve immediatamente provare a tirare una linea. E ripartire. Decidendo con chiarezza come (e se) muoversi per il futuro. A cominciare dalla stessa posizione di Corvino, ogni giorno più in bilico e, forse, anche ulteriormente resa traballante dalla beffa El Hamdaoui. Faccia capire subito la Fiorentina, in altri termini, che intenzioni ci sono nei confronti del suo diesse. Perchè è proprio da lui, in un senso o nell'altro, che passa l'immediato futuro dei viola. Giugno, e la prossima stagione, sono dietro l'angolo. E c'è anche di che osservare con interesse a giudicare dalla classifica attuale tutt'altro che da sogno.

A bocce ferme, però, per Rossi comincia forse il momento più interessante della sua stagione. Certo, il mercato non gli ha consegnato un attacco completo e, forse, nemmeno una squadra più forte. Ma, almeno, talune voci non dovrebbero disturbare più di tanto il gruppo, con tutti i "se" e i "ma" del caso legati alla permanenza di Cerci, il cui re-inserimento sembra comunque difficile. E la stessa coppia JoJo-Amauri sembra poter regalare un briciolo di speranza per un tranquillo cammino fino alla fine della stagione.

Nelle segreto del centro sportivo, da ieri, Rossi lavora con quella che sarà la squadra da qui a fine stagione. E già questo potrebbe essere un fattore positivo. Nelle stanze societarie, invece, si cercherà di programmare il futuro, seppure le ultime vicende (ma anche quelle un po' più datate) facciano pensare il contrario, almeno a livello di programmazione. Tempo di ripartire, comunque la si guardi. Possibilmente con un pizzico di certezze in più (ritornello ormai tanto antico quanto ricorrente)  sul futuro. Un futuro che, al di là degli interventi di Corvino, dovrebbe essere chiarito rapidamente dalla società.