PARISI TORNA PROTAGONISTA DOPO UN 2024 DA SPETTATORE E GIOCA...DA CENTROCAMPISTA

Qualcuno gridava già al flop di mercato, altri addirittura si erano preoccupati che fosse successo qualcosa, considerandolo un vero e proprio desaparecidos. E invece, nella grande vittoria ottenuta dalla Fiorentina nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta a prendersi i titoli dei giornali è Fabiano Parisi. Tornato titolare dopo oltre due mesi dall’ultima volta, il terzino sinistro ex Empoli ha offerto una prestazione maiuscola, tenendo a bada le folate offensive dei letali Lookman e Miranchuk, e riuscendo a dare il suo apporto anche in fase offensiva. È infatti da una sua imbucata che nasce la ghiotta occasione del 2-0 che Nico Gonzalez si è visto schermare da un un provvidenziale Carnesecchi. Se si osserva la heat map che la Lega Serie A pubblica al termine di ogni match, si può vedere come Parisi abbia agito - soprattutto nel primo tempo - quasi da centrocampista aggiunto al fianco di Mandragora (notare nella foto, la posizione in campo media del numero 65), confermando le grosse aspettative che i tifosi viola hanno sempre riposto nel classe 2000, nonostante lo scarso utilizzo dell'ultimo periodo.
I NUMERI A CONFERMA DELL’OTTIMA GARA - Italiano in conferenza stampa dopo la partita ha premiato la prova del suo terzino. Il tecnico gigliato, nonostante una piccola tirata di orecchie (“ogni tanto ha avuto momenti di distrazione”), ha detto che quando gioca così è “un signor giocatore”. Segno di come l’allenatore, nonostante le tante panchine che ultimamente gli aveva riservato, stimi il ragazzo e si aspetti molto da lui. A testimonianza dell’eccellente prova offerta da Fabiano Parisi ci sono anche i numeri. Sono ben 71 i palloni giocati nel corso dei 97 minuti in cui le squadre si sono date battaglia. Un dato che lo mette alle spalle del solo Kayode (poco già avanti a quota 77). Anche dal punto di vista fisico, sembra completamente smaltita la tonsillite che lo aveva condizionato tra febbraio e marzo. Parisi, infatti, ha offerto la terza miglior “Performance chilometrica” (10.8 km percorsi, dietro a Mandragora e Kayode) e la seconda velocità Ion sprint più alta con 33.25 km/h (alle spalle di Kouamé con 34.32 km/h).
DI NUOVO PROTAGONISTA DOPO UN 2024 DA SPETTATAORE - Se nella prima parte di stagione l'irpino era stato uno dei fattori determinanti della viola, complici anche gli infortuni di Dodo e Kayode, il minutaggio di Parisi è andato via via sempre più a scendere, fino ad un 2024 vissuto per lo più da spettatore. Prima di ieri sera, infatti, Parisi era sceso in campo dal primo minuto soltanto nella gara del 28 gennaio contro l’Inter per sostituire lo squalificato Biraghi e in campionato non giocava dal 18 febbraio scorso (quando entrò negli ultimi 15 minuti di Empoli-Fiorentina). Da quel momento quattro partite di fila in panchina per tutti i 90 minuti tra campionato e Conference e soli otto minuti concessi nella gara di ritorno contro il Maccabi Haifa. Una drastica diminuzione dello spazio concessogli da Vincenzo Italiano da contestualizzare anche con una brutta tonsillite che, come detto, lo ha condizionato nei mesi passati, facendogli perdere anche diversi chili. Adesso gli acciacchi sembrano alle spalle e Parisi è pronto a tornare protagonista della viola in questo rush finale.
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