NON È SOLO QUESTIONE DI PUNTA
Il calcio di rigore di Dusan Vlahovic ieri contro il Verona è il 13° gol realizzato dalla Fiorentina in questo campionato, troppo poco per una squadra che ad inizio anno era partita per stupire e vivere un campionato da outsider per le posizioni in Europa. Quello dei viola è il 4° peggior score realizzativo tra i 20 club di Serie A ed evidenzia dunque qualche problema di troppo nel feeling con la rete. Il deficit principale è innegabile che riguardi gli attaccanti, per ora decisamente poco prolifici. Se Cutrone ha giocato solamente 185' ed ha quindi più di qualche attenuante, lo stesso non si può dire di Kouame (431' e 1 gol) o di Vlahovic (3 gol, di cui 2 su rigore, in 780').
Il miglior marcatore fino a questo momento per la Fiorentina è Castrovilli, con 4 gol, seguono appunto Vlahovic con 3, Milenkovic con 2 ed infine a quota 1 troviamo l'ex Chiesa, Pezzella, Biraghi e Kouame. Mancano all'appello i vari Bonaventura, Ribery, Callejon che sono stati acquistati a suo tempo proprio per riuscire a conferire più peso offensivo ad una squadra che aveva il problema del gol e che pensava di risolverlo parzialmente anche in questo modo. Il loro rendimento è nettamente al di sotto delle aspettative e degli interrogativi la società deve porseli sicuramente perché qualche scelta è stata sbagliata. Anche Castrovilli ha trovato l'ultima volta la rete al 5° turno di campionato salvo poi finire per calare inevitabilmente con tutto il resto della rosa.
Sul mercato dunque Pradè & Co. dovranno essere molto bravi e molto attenti anche ad altri ruoli perché la Fiorentina ha dimostrato di avere sì delle defezioni importanti in attacco, ma fatta eccezione per Milenkovic, Pezzella e Biraghi che confezionano 4 gol in tre, dato più che sufficiente, anche il resto degli uomini di Prandelli è stato finora molto deludente ed a gennaio qualche gol in più in rosa sicuramente non guasterebbe.