NEWCASTLE, La sospensione inglese

Da Newcastle, To.Lo.
07.08.2011 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
NEWCASTLE, La sospensione inglese
© foto di Firenze Viola

Altro che nuvola del ragioniere. La Fiorentina non ha nessun Filini al seguito dei propri spostamenti, ma soltanto ad osservare le condizioni climatiche in cui si è ritrovata ad allenarsi, prima, e a giocare poi c'è di che preoccuparsi. Due settimane due di pioggia e freddo a Cortina, prima di spostarsi nel nord dell'Inghilterra dove, così dicono, la pioggia è all'ordine del giorno. Eppure, a giudicare dal manto erboso, sembrava che tutto potesse scorrere via liscio. Pallone incluso.

Certo, sentire i tuoni e i lampi che accompagnavano il primo tempo non deve aver fatto piacere ai giocatori, tantomeno all'arbirtro, Sig. Halsey, ma tutto sommato la prima frazione di gioco non è stata poi così influenzata dal tempo e dal campo, se si esclude quel pallone frenato dall'acqua e rimpallato fra Coloccini e Gilardino tanto da costringere Kurl all'intervento in angolo.

Poi, però, qualcosa deve aver fatto cambiare idea al direttore di gara, e mentre Gilardino e Jovetic sfioravano a ripetizione il gol. Forse un'entrata in scivolata di Lazzari particolarmente dura, forse la voglia di evitare infortuni inutili a una settimana dall'esordio in Premier dei “Magpies” contro l'Arsenal. Fatto sta che al triplice fischio c'era persino chi, in campo, non si rendeva conto di cosa stava accadento mentre l'intero stadio mugugnava e fischiava. Scelta impensabile, secondo i canoni italici, quella dell'arbitro. Eppure, in Inghilterra, il calcio è anche questo.

Roba che se qualcuno facesse vedere, oggi, in che condizioni si disputano (mediamente) le gare della Serie A Italia quassù si metterebbero a ridere. Gare portate al termine sotto diluvi torrenziali, posticipi giocati sul ghiaccio, sfide che ricordano più la pallanuoto che non il calcio. L'Italia del pallone, infondo, è anche questa. E sotto l'acqua c'è persino chi c'ha vinto, o perso, uno scudetto. E se il pensiero va a chi come Jovetic di terreni pesanti ne fa volentieri a meno, vien quasi da pensare che il buon Halsey abbia evitato qualsiasi, inutile, rischio. Anche se, avesse continuato a giocare così, la Fiorentina, avrebbe di certo segnato.