NETO, Dalle tante critiche al silenzioso riscatto

31.12.2013 18:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
NETO, Dalle tante critiche al silenzioso riscatto
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Non è facile, a 24 anni, ricevere sulle spalle tutto il peso della porta viola. Soprattutto se ti chiami Norberto Neto e prima di te hai avuto un giocatore come Viviano che, se pur con qualche pecca nel corso dell'anno, era l'indiscusso idolo di Firenze per la sua fiorentinità. E invece il giovane brasiliano, tutto sommato, ce l'ha fatta, ha superato l'esame con buoni voti. Neto parte per il ritiro di Moena a luglio tra le rassicurazioni della società (primi tra tutti il ds Pradè ed il tecnico Montella, che lo hanno designato come titolare assoluto) ed il tanto, tantissimo scetticismo di tutta la piazza, che ha ancora in mente alcuni interventi da censura ammirati nella stagione da poco conclusa. Norberto si allena, suda e si guadagna la fiducia di tutta la squadra ma il mercato intorno a lui e alla porta viola continua a muoversi freneticamente attorno ad un nome: Julio Cesar. Una candidatura che fa rumore, che affascina Firenze ma che non spaventa affatto Neto. Inizia la stagione e l'avvio è a dir poco drammatico per il brasiliano, che contro il Grasshopper compie una papera mostruosa che per poco non costa la qualificazione alla Fiorentina. L'estremo difensore, però, ha le spalle grosse e risponde sul campo alle critiche che gli piovono addosso. A Genova, alla 2a giornata, compie una super-parata su Gilardino che salva il risultato e dà così inizio ad una serie di gare di buon livello, nonostante il primo ko dell'anno in campionato (a San Siro le due reti segnate dall'Inter sono più regali della difesa viola che interventi mancati di Neto).

Si arriva poi alla gara contro il Parma alla 6a giornata, il momento forse più duro per l'annata di Neto: la Fiorentina soffre, passa in svantaggio, pareggia e alla fine va avanti con la prima rete di Vargas in stagione. Mancano pochi istanti alla fine della gara ma al 92' un cross dalla destra coglie il portierino impreparato che addirittura si gira su se stesso e non può evitare il facile tap-in di testa dell'ex Gobbi, che porta la gara sul definitivo 2-2. E' una pioggia di critiche per Neto, che però ancora una volta viene sostenuto dalla squadra e dalla società. Il riscatto però è dietro l'angolo e si realizza nella gara più importante dell'anno: contro la Juventus. Nella sfida coi bianconeri, i viola vanno sotto 2-0 nei primi 45' e nella ripresa rischiano di affondare sotto i colpi di Marchisio, Pirlo e Chiellini ma Neto, con tre super interventi, evita un passivo più netto e dà indirettamente avvio alla rimonta. Da quel giorno, il 20 ottobre, Norberto è risorto. Il n.1 gigliato non ha più sbagliato una gara e nonostante qualche dribbling al cardiopalma di troppo si è confermato come uno dei pilastri della difesa viola. Con buona pace di chi lo aveva criticato.