NELLA TERRA DI MEZZO
La stagione della Fiorentina non è ancora terminata ma, tant’è, impazza lo stesso il calciomercato; già, perché se ci dobbiamo fidare delle sempre più insistenti voci che provengono dall’ambiente viola, ormai non è più un mistero che a fine anno la Fiorentina si priverà di alcuni tra i più importanti giocatori della sua rosa; ma ciò che incuriosisce e sconvolge allo stesso tempo è che, a farne le maggiori spese, potrebbe essere il reparto di centrocampo, dove, con le ormai certe partenze di Montolivo e Santana e con le titubanti posizioni dei vari Vargas e D’Agostino, resterebbe il solo Behrami l’unico intoccabile di una linea mediana ridotta ai minimi termini.
L’imperativo che Corvino si è preposto per il calciomercato che aprirà i suoi battenti di qui a poco sarà semplicemente uno: vendere per poi compare. E certo non sarà affatto facile scoprire quale sarà il nuovo volto della Fiorentina futura, se cioè sarà una squadra impostata con un modulo che preveda l’utilizzo di un regista vecchio stampo o se si baserà totalmente sulla grinta ed i muscoli di un reparto mediano che non dia punti di riferimento. Domande che inquietano e stuzzicano le fantasie dei fiorentini. Se dunque prendiamo in considerazione l’ipotesi di un centrocampo col regista arretrato, il futuro della Fiorentina non potrebbe certo prescindere dall’unico giocatore realmente in grado di ricoprire tale ruolo: Gaetano D’Agostino, indispensabile per il 4-3-3 tanto caro a Sinisa Mihajlovic, al cui fianco si andrebbero ad allinearsi mediani da corsa, pronti all’eventuale ripartenza. Se invece Corvino e la società avessero intenzione di ricreare ex novo un centrocampo privo di un giocatore di riferimento che imposti e detti il gioco a tutti, il d.s. di Vernole potrebbe puntare su ben altri giocatori, come ad esempio Palombo (in rotta con la neo retrocessa Sampdoria), Parolo, Asamoah e Mudingay, tutti giocatori capaci di spezzare il gioco avversario e di riproporsi in avanti, tentando magari anche la conclusione a rete personale.
Supposizioni queste che, ripetiamo, impazzano quando ancora manca una settimana alla fine del campionato e quasi un mese all’apertura ufficiale del mercato. Ma, come si suol dire, chi ben comincia è a metà dell’opera: e Corvino, su questo fronte, ha la strada davvero spianata.