MONTOLIVO, Una separazione pericolosa...
Un tira e molla estenuante lungo oltre un anno, che ancora oggi stenta a trovare una fine degna del nome delle parti in causa. Da una parte Riccardo Montolivo e dall'altra la Fiorentina e Pantaleo Corvino, nel mezzo una carriera a Firenze lunga sei anni tra soddisfazioni personali e di gruppo, e i tifosi viola che nel mancato rinnovo del proprio capitano vedono una flessione del progetto viola in quanto ad ambizioni. Tutto questo è ciò che si evince da una situazione finita col tempo fuori controllo e fuori tempo massimo, che rischia di danneggiare entrambe le parti, senza che nessuna di esse ne tragga un reale beneficio a livello di immagine e non solo.
Adesso la piazza sta cominciando a stancarsi e con lei anche lo stesso giocatore, che tra la partita di Milano e le ultimissime apparizioni settimanali è apparso sovrapensiero e vistosamente più nervoso del solito. Segno inequivocabile, anche se mai sbandierato, che qualcosa nei rapporti tra società e giocatore si sia rotto o che inevitabilmente sia in procinto di farlo. Chi invece non ha fatto mistero di essere arrivata al limite della sopportazione è la Fiorentina, in balia dell'abilità della Branchini Associati e messa alle strette da vertenze contrattuali e impossibilitata a fare alcunché se non cercare di catalizzare tutta l'attenzione su Montolivo e le sue incertezze.
Un gioco pericoloso perchè così facendo si rischia veramente, se già non lo fosse, di arrivare ad un muro contro muro che nessuno, Montolivo in primis, avrebbe voluto nè tantomeno immaginato. L'atmosfera in questi giorni, seguiti alle parole dell'ad Sandro Mencucci, sono inevitabilmente densi di malumore e sembra scontato che con l'apertura del mercato l'aria possa divenire ancor più irrespirabile di quanto non lo sia già oggi.