MONTOLIVO, Impossibile farne a meno

29.04.2009 08:45 di  Matteo Magrini   vedi letture
MONTOLIVO, Impossibile farne a meno
FirenzeViola.it
Quando gioca a volte sembra che passeggi, che vada ad un ritmo lento rispetto agli altri. La sua corsa felpata, il suo essere elegante sempre e comunque lo fa apparire spesso supponente e svogliato, ma non è così. Anzi. Lui è un leader.
 
 
Riccardo Montolivo è uomo fondamentale per la Fiorentina. Non lo dicono solo i risultati, quasi sempre negativi quando il diciotto non è in campo. I viola quando manca il talento di Caravaggio fanno fatica a creare gioco, si aggrovigliano su loro stessi e diventano monotoni e prevedibili. Non è un caso se nelle partite difficili da sbloccare, o quando c'è stato da rimontare, la scossa sia arrivata sovente da lui. Contro l'Udinese nella gara d'andata, a Genova con la Sampdoria, al Franchi contro il Napoli. Montolivo sa cambiare il passo ad una gara, sa, soprattutto, trascinare i compagni, anche se spesso non lo si nota.
 
 
Anche sabato, contro la Roma, Riccardo è stato decisivo. Era lui a chiamare il pressing, a "muovere" il centrocampo gigliato in funzione delle giocate di Pizarro e De Rossi. Chiamato da Prandelli ad agire in una nuova posizione, più centrale ed arretrata rispetto al passato, ha mostrato un'intelligenza calcisitica fuori dal comune. Ma non finisce qua. Il bello è che nonostante un lavoro fisico importante, il ragazzo non lesina giocate fini e lanci che viaggiano spediti e precisi che nemmeno Beckham alla Play Staion. Il secondo goal di Gila nasce proprio da una sua invenzione. Palla sopra la difesa giallorossa e via, Fiorentina in porta.
 
 
Ecco perchè la Viola non può fare a meno di Montolivo. Perchè lui sa quando rallentare il gioco, sa quando portare la palla e quando invece farla viaggiare veloce. Era lui, a metà del secondo tempo, a gestire la manvora, a guidare i compagni nel possesso del pallone. Gli manca ancora qualcosa. Non sempre è cattivo quando cerca la porta e deve trovare la giusta convinzione nell'attaccare le aree di rigore avversarie. Deve esser più tranquillo, e vivere con serenità il ruolo di leader che Prandelli ed i compagni gli hanno riconosciuto. "Lui ha voglia di prendersi questa responsabilità, ha la convinzione che serve, ma deve viverla nel modo giusto, non cercando sempre e comunque la giocata decisiva o spettacolare". Parole del suo mister.
 
 
Ecco, forse, gli manca soprattutto questo. Crescerà, e imparerà ad essere ancor più faro di una Fiorentina che vuole vincere. Intanto, fondamentale, lo è già. La sua presenza in campo è forte e si fa sentire. Basta guardare i risultati, basta osservare la squadra sul campo. Con Montolivo, è tutta un'altra storia.