JOVETIC , Mai parlato con il Real, voglio solo Firenze
A Jo Jo piacciono Coelho e il mare di Maiorca. Di animali, invece, non vuol più sentir parlare. Ha il sorriso di uno che ha segnato sei gol in trenta giorni. Dice così: “Quando sono arrivato in Montenegro per giocare con la Nazionale ho trovato ancora più affetto verso di me. Lo stesso qui a Firenze, sento che i tifosi mi vogliono bene. Ma avverto tutti: per me è solo l’inizio, non mi accontento di quanto fatto finora. Stiamo parlando solo del primo mese e mezzo di stagione”. Appunto, Jovetic va oltre: “Ho letto sui giornali che il mio nome è stato accostato a Chelsea, Manchester e Real. Giuro che con loro non ho mai parlato, voglio restare qui e non mi interessa nient’altro”. La Fiorentina è il pensiero fisso, la partita contro la Juventus arriva di conseguenza: “L’ultimo ricordo di Torino non è felice, penso a quel rigore, uno dei tanti in viola, che non mi hanno concesso. Loro sono forti, ma lo siamo anche noi e andiamo per giocarcela”. Sguardo sicuro, Jo Jo fa un passo indietro: “Ricordo quando venni a Firenze, a febbraio di due anni fa. Arrivai per scoprire la città e la squadra, mi colpirono entrambe. Corvino che era venuto più volte a Belgrado per vedermi giocare mi invitò, con la mia famiglia, a scoprire la nuova realtà. Trovai una Fiorentina che stava andando benissimo e una città fantastica. Il direttore mi fece anche entrare negli spogliatoi, per farmi sentire subito un giocatore viola: lo fece appositamente in un orario in cui non era previsto l’allenamento, per evitare di incontrare gli altri giocatori.
Con sorpresa invece trovammo Liverani e Donadel, che erano lì per le cure, e ci fu un attimo di disagio. Sapevo quanto la Fiorentina mi voleva, ed è bello quando qualcuno ti vuole così tanto. Dico di più: se il direttore arriva e mi chiede di rimanere qui molto a lungo, gli dico ‘ok, ci sto’. E ho sempre presenti le parole di Diego Della Valle, quando parla bene di me: mi ha fatto un grandissimo piacere”. Altre confessioni sparse: “Ho 1200 richieste d’amicizia su Facebook, non riesco più a gestire la mia pagina. Con la mia fidanzata, Jelena, parlo attraverso Skype. Mi viene anche a trovare spesso, ma è al secondo anno di giurisprudenza e deve studiare parecchio. Non chiedetemi di esultare con il cuoricino come Pato, non potrei mai copiarlo. Qui ho i miei genitori e mia sorella: Miodrag, Svetlana e Bojana. Mi piacciono gli spaghetti al pomodoro, il mare di Maiorca e Budva: è un bellissimo posto, in Montenegro. Il blu è il mio colore preferito, tra i film scelgo Titanic e come soprannome Jo Jo resta il più bello di tutti. Gioco alla play station e devo finire di leggere Undici Minuti, di Paulo Coelho. Animali? Quando ero piccolo avevo un cane, si chiamava Donna: qualcuno gli ha dato del cibo avvelenato. Eppure non era un cane antipatico o noioso. In ogni caso da lì ho chiuso con gli animali domestici”.