I viola dovranno cambiare atteggiamento, il modulo adesso non conta. Verso una squadra più muscolare e di ripartenza
Il Franchi sarà pieno. Per il sold out manca solo una manciata di biglietti. Non è poco. Avanti Firenze, questo dovrò essere lo spirito. Nessuno dubiti, i tifosi faranno la loro parte come sempre, anche se non potranno fare la coreografia e sull'argomento hanno detto la loro. La Fiorentina in campo non sarà sola contro la nemica di sempre, potrà contare su un bel vento alle spalle. Ma quello che dovrà cambiare sarà la testa dei giocatori.
Non modulo, ma mentalità
Si parla da mesi, anzi da anni della difesa a tre o a quattro. Come se azzeccarla equivalesse alla panacea di tutti i mali. Non è così. Gli accorgimenti tattici sono sicuramente importanti, fanno parte della strategia di una gara. Risultano, però, un involucro vuoto se al loro interno non si trova la corretta interpretazione della partita da parte dei singoli calciatori. Quello che è mancato quasi sempre o forse sempre dall’inizio della stagione. Vanoli in questi giorni di ingresso nel gruppo viola ha battuto molto su questo stato perché fondamentale. Pensiamo ai cali che spesso hanno avuto i viola nei finali o ai tempi buttati via senza un perché. Eventi che non potranno mai più verificarsi perché in gioco c’è la salvezza. La Fiorentina non ha ancora vinto una partita e ci avviamo alla fine di novembre. Con la Juventus non dovrebbe nemmeno essere difficile caricarsi di motivazioni. Una volta a Firenze i vari allenatori che si succedevano sulla panchina viola usavano sempre la stessa frase: “Questa è una sfida che si prepara da sola…”. Tanta era la voglia di disintegrare i rivali bianconeri.
Verso la continuità, con Kean in attacco
In tutta franchezza, non ci sono certezze sulla formazione alla quale Vanoli si affiderà nel suo debutto casalingo al Franchi. Buon senso porterebbe a immaginare a pochi stravolgimenti. Non è ancora il momento di dare una netta sterzata. Quello potrebbe essere gennaio, magari con qualche rinforzo dal mercato e qualche partenza di chi non più dentro il progetto Fiorentina. Vanoli porterà le proprie idee, ma probabilmente sceglierà in prevalenza nomi noti proprio per non impattare eccessivamente. A loro, però, come detto chiederà una lettura diversa della gara. Una convinzione diversa, cercando di esorcizzare la grande paura che strangola la Fiorentina attuale. E naturalmente trarrà le proprie conclusioni, considerando che la tappa successiva sarà Bergamo contro l’ex Palladino. E’ possibile che Vanoli riparta dal 3-5-1-1 con il ritrovato Kean a guidare l’attacco.
E’ verosimile che il baricentro della Fiorentina si abbassi, non ci sarebbe niente di male, affidandosi poi a brucianti ripartenza, modello Palladino. Le squadre che devono salvarsi non hanno molte alternative. Vanoli chiederà compattezza, un blocco da rinchiudere in 25 metri che sappia muoversi con ordine.
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