JANUARY BLOODY JANUARY
La Fiorentina non meritava di chiudere il mese di gennaio con il passivo di tre sconfitte in campionato, una in Coppa Italia e un unico pareggio. Un punto racimolato in quattro gare, e un'eliminazione dalla coppa soltanto nei preliminari. Perchè se si rileggono le gare di questa sequenza nera sarà facile accorgersi di come tra sfortuna, arbitri, ed errori dei singoli non sia mancato nulla nel gennaio viola. Le parate di Perin, le sviste di Romeo a Udine, i tre pali contro la Roma e infine le due traverse di Catania che fanno il paio che i due errori di Neto, già clamorosamente in fallo anche contro Di Natale.
E' perciò un bilancio che non potrà continuare ad essere negativo, perchè non sempre potrà girare tutto male alla squadra di Montella. Un bilancio, tuttavia, che al netto di sfortuna ed arbitri illumina pericolosamente alcune falle nella macchina gigliata ricostruita in estate. L'alternanza tra i portieri, ormai, è definitivamente fallita, con un nuovo nodo da sciogliere alla luce degli errori di ieri di Neto. Richiamare Viviano oppure dedicarsi al mercato? A Montella, Pradè e Macia l'ardua sentenza, con la sensazione che, comunque, perdere il portiere fiorentino sarebbe un peccato, soprattutto ora che l'occasione di riscatto è a portata di mano.
Dal portiere all'attacco il passo è breve. Perchè adesso è anche chiaro che tra i vari problemi ci sia quello di uno Jovetic lontano parente del campione ambito da Manchester City, Arsenal e Juventus. Difficile capire cosa ci sia dietro al calo di JoJo, o meglio dietro alla sua apatia tecnico-tattica, di certo non è lui. E sia questione di ruolo o di luci fin troppo accese sul mercato italiano e non (sulle quali, per la verità, lui stesso non ha mai fatto molto per prendere posizioni chiare) l'evidenza è che un bottino di otto gol resta fin troppo misero per chi dovrebbe trascinare la squadra, dare l'esempio e risolvere le partite. Sia lui, allora, il primo a far capire cosa non sta funzionando. Non lo fece questa estate in mezzo a una vicenda estenuante di mercato, perchè continuare così a testa bassa?
Restano poi le riflessioni che ci accompagneranno fino a giovedì, quando alle 19:00 si chiuderà il mercato gennaio. Tra le falle di cui dicevamo c'è anche quella legata a un'assenza reale di un giocatore in grado di sostituire Pizarro quando non c'è. Se la discrepanza tra quanto si aspettava la dirigenza e lo staff medico sul rientro del "Pek", e quella annunciata da Montella lascia il tempo che trova, il problema reale è che questa squadra va in apnea senza il suo regista. E così come per l'attacco (anche se El Hamdaoui è già di rientro dalla Coppa d'Africa) in questi cinque giorni di passione sul mercato potrebbe essere davvero salutare individuare un vice-Pizarro, oltre che un attaccante che riesca a invertire la tendenza in zona gol. Perchè se gennaio, grazie al mercato, è il mese nel quale rinforzarsi, da questi 31 giorni di iella nera i viola rischiano di uscirne più che altro indeboliti.