ITALIANO MANDA MESSAGGI...ANCHE SENZA VOCE!

19.09.2022 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
ITALIANO MANDA MESSAGGI...ANCHE SENZA VOCE!

Nonostante qualcuno, giorni fa, abbia invitato un tifoso a stare muto, devo dire che le perle di saggezza che gli spalti mi regalano, quello che proprio la gente dice, sono uno spunto e la sintesi, a volte molto colorita, di quello che si vede in campo. Si parla di battute, ma c’è sempre un fondo di verità e siccome in molti hanno sottolineato il coro della Fiesole all’uscita dei calciatori a fine gara contro il Verona, quel “vi vogliamo così” dettato dal cuore e dalla gioia di avere vinto una partita dopo troppo tempo, qualcuno dalla Maratona ha aggiunto “anche un po’ meglio, se possibile!” facendomi sorridere perché in fondo è quello che avevo pensato anche io.

Direte: ma non sei mai contenta? No, sono contentissima perché sono sempre dell’idea che quello che conta è il risultato, poi se si gioca male me ne faccio una ragione, ma è innegabile che anche ieri abbiamo avuto qualche difficoltà nonostante un pallido, come la sua imbarazzante maglia, Verona. La prima sorpresa della giornata è stata la formazione con tanto di cambio modulo e bocciatura degli attaccanti Jovic e Cabral che si sono seduti in panchina per far posto a Kouame che, col suo moto perpetuo e un po’ sgangherato, ha dato movimento là davanti dove regnava fino a ieri una calma piatta deprimente.

È riuscito a procurarsi anche un rigore che, purtroppo, Biraghi non è riuscito a realizzare facendo piovere qualche mala parola nei suoi confronti che, visto quando successo in settimana, era impossibile risparmiargli. Giusto perché sarebbe stato il 2-0 che ci avrebbe consentito di stare più tranquilli dopo che ci aveva portato in vantaggio Ikonè, facendomi gridare al miracolo. Sono perfida, lo so, ma mi auguro che veramente il ragazzo riesca a sbloccarsi e ad acquisire quelle sicurezze che proprio gli mancano anche se nel secondo tempo è poi nuovamente sparito dai radar. Non riesco a farmi troppo influenzare da un gol perché ritengo che quello che abbiamo visto fino adesso dell’ex Lille sia veramente troppo poco, ma sono pronta a ricredermi.

La nota più importante di ieri è stata il ritorno in campo di Gonzalez. Appena è entrato c’è stata una giusta ovazione da parte del pubblico, ma quei minuti che ha giocato mi pareva di vedere un fantasma perché la condizione non può essere ancora al top, ma non ho avuto il tempo di preoccuparmi troppo perché Nico ha insaccato il definitivo raddoppio. Evviva, è stato il pomeriggio dei nostri esterni d’attacco ai quali vanno i nostri complimenti perché ci hanno consentito di vincere, cosa basilare vista anche la pausa che ci aspetta. Vi immaginate se ciò non fosse successo, passare tutti questi giorni a leccarci le ferite? Non ci posso pensare.

Se gli esterni sono stati fondamentali per battere il Verona, lascia qualche perplessità la voce circolata in merito al rifiuto di Jovic di entrare in campo che, se fosse vera, alzerebbe ancora di più il volume dei mugugni nei suoi confronti. La forma fisica non pare ancora eccelsa, l’intesa coi compagni pure quindi trovo da capriccioso e presuntuoso l’idea che possa aver rifiutato di entrare e dare una mano alla squadra. Se il Mister nel frattempo trova alternative come ha fatto contro la squadra di Cioffi, caro Luka, tu starai a meditare ma l’argomento attaccante non può essere accantonato da chi di competenza. Chissà se le mosse di domenica, le scelte del tecnico in attacco, non sono proprio un messaggio alla dirigenza che gli ha messo a disposizione Cabral e Jovic, non certo dei goleador!

Questa pausa dal campionato servirà anche ad Italiano per fare il punto della situazione, per valutare quanto successo fino ad oggi e trovare nuove opzioni per ridare vita alla nostra Fiorentina o anche solo…per ritrovare la voce visto che gliel’hanno fatta finire dagli urli!

Oggi siamo tutti più sereni e chissà se avevamo un portafortuna in tribuna, chissà se Torreira ha gioito quanto noi per la vittoria dei suoi ex compagni e mi piace credere di sì perché, oltre ieri, era andato a salutarli anche ad Istanbul e se non è affetto questo! Posso anche raccontarvi un’altra battuta corsa tra i miei vicini di stadio quando si è infortunato Amrabat: Vincenzo, fai scendere Torreira che l’è meglio! Spirito fiorentino, pillole di ironia che non tutti coloro che vestono la maglia viola riescono a volte a capire.

La Signora in viola