ITALIANO: "DOPO LA PAUSA MAI AL TOP. CABRAL DOMANI SARÀ DELLA PARTITA, OUT ODRIOZOLA"

02.04.2022 14:19 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
ITALIANO: "DOPO LA PAUSA MAI AL TOP. CABRAL DOMANI SARÀ DELLA PARTITA, OUT ODRIOZOLA"
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Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa prima della partita di domani alle 12.30 in casa contro l'Empoli. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da FirenzeViola.it:

Quanto siete cresciuti rispetto all'andata?
"Mi auguro di confermare anche domani la crescita. Dall'andata è passato molto tempo, facemmo un grandissimo primo tempo e buttammo tutto via in 7/8 minuti di blackout. Dispiacque a tutti perché fu una prestazione di livello, ma alla fine fu un risultato negativo. Vedremo se siamo cresciuti, maturati... Abbiamo studiato bene l'Empoli, come sviluppa. Arrivano i nazionali e noi dopo la pausa non abbiamo fatto grandi cose... Lavorare 15 giorni senza il gruppo al completo non ti permette di lavorare su cose che vorresti perfezionare, ma è così. L'abbiamo preparata in due giorni e cercheremo di fare il meglio possibile".

Che cosa può significare l'eliminazione dell'Italia?
"Si tratta di un dispiacere per tutti, per tutto il Paese, seconda assenza ai Mondiali ed è un grande dispiacere. Ho visto il percorso, i ragazzi hannod ato il massimo, ma ci sono episodi ed eventi sfortunati. Credo sia difficile da mandare giù, ma è il calcio. In tanti dei viola andranno al Mondiale, sono arrivati felici e spero lo ripropongano domani".

Cosa non dovrete rifare che avete fatto all'andata?
"Perdemmo concentrazione negli ultimi minuti, avevamo la partita in pugno e avevamo concesso poco. Dopo una pausa e non essere stati insieme per 15 giorni serve attenzione al massimo, prestare attenzione all'Empoli che ha vinto molto fuori casa e cercare di arginare quello che concederemo. Temo la loro concretezza davanti, ma arriviamo da una grandissima prestazioni a San Siro e dobbiamo arrivare con consapevolezza. Mi auguro di vedere una Fiorentina arrembante".

Cabral come si è allenato durante la sosta?
"In quello che vediamo, da ciò che vedo io e dai dati che riceviamo, è in crescita. Domani credo che sarà della partita ed è giusto che dimostri di essere un giocatore da Fiorentina, un giocatore che ha qualità per essere un giocatore importante. Uno del '98 è giovane, a 24 anni lo si è, si può crescere con allenamenti e applicazione ogni giorno. Penso che sia arrivato il momento giusto: mi auguro che lui e la squadra riescano ad esprimersi bene, anche perché sennò non vinci le partite".

Capello ha parlato bene di lei. Cosa farebbe per cambiare il calcio italiano?
"I cambiamenti ci sono stati, hanno portato anche ad un Europeo vinto. Si è voltata pagina, si è data fiducia a giovani forti e di qualità. Rimane un dato di fatto essere campioni d'Europa ed il dispiacere di non essere andati al Mondiale ti porta a parlare di situazioni da correggere, ma si sta facendo. Ognuno ha le sue idee, si può essere più veloci, più verticali, più palleggiatori, ma si erano fatti grandissimi sforzi già. Si può sempre crescere, mettere innovazioni e si deve lavorare per quello. Non ci possiamo mai fermare, mai pensare di essere più bravi e dobbiamo aggiornarci sempre. Chi è in Nazionale cercherà di farlo perché è giusto questo. Le parole di Capello mi hanno fatto piacere, anche perché lui è un mostro sacro e mi stimola a dare sempre di più, a continuare con quello che stiamo proponendo, ma mai adagiarsi perché gli altri cercano di fare sempre qualcosa in più di te".

Questa squadra meriterebbe un premio, ovvero andare in Europa?
"Penso che ad oggi potevamo avere qualche punto in più. Tutto quello che abbiamo proposto, in primis un modo di stare in campo diverso ed il coraggio... Devi sapere in che ambiente vai a lavorare, quali sono le abitudini e la richiesta che ti dà dove sei e dove ti trovi. Questa piazza con questi tifosi, questa passione, con tutto questo amore ha bisogno di vedere una squadra che propone, che fa felici i suoi tifosi, che gioca ed è il primo discorso che ho fatto alla squadra. Ci prendiamo dei rischi, possiamo prendere dei gol, rincorriamo, ma ognuno lavora per quello che vuole esprimere. Questo coraggio ci ha portato a lavorare per un obiettivo che è quello delle prime 8 della classifica, crediamo ancora di poter raggiungere un posto importante e qualificarsi alla finale di Coppa Italia, ma sempre con le nostre peculiarità. Non si vedrà una Fiorentina diversa perché crediamo in quello che proponiamo".

Quale squadra potete beffare nella lotta all'Europa?
"Galleggiamo in quella zona di classifica da inizio anno, rimaniamo sempre punto a punto e sarà così fino alla fine. Chi avrà più continuità, più equilibrio e vincerà di più otterrà qualcosa di importante. Per noi sarebbe la ciliegina, ma si possono sempre fare dei capolavori e vedremo se siamo riusciti a farli".

La scelta di Ramadani cambia qualcosa per il suo rinnovo?
"Qui sto bene, ho un contratto e non cambia niente. Ho dei consulenti che mi stanno vicini per cercare di migliorare e di essere sempre all'altezza della situazione. Penso solo a vincere più partite possibili delle 9 rimaste".

Il rinvio di tre mesi e mezzo della partita contro l'Udinese falsa il campionato?
"Il 27 aprile era una dato dove si è trovato l'opportunità di collocare la gara. Per me non falsa nulla, sono sempre 3 punti e chi vuole arrivare in determinate posizioni non può pensare che cambi qualcosa. E' un'altra partita che giocheremo in casa e per rimanere attaccati dovremo cercare di vincere anche quella".

Come stanno i reduci dalle nazionali?
"Siamo nati 8 mesi fa, non ci conosciamo da anni, l'allenatore è qui da 8 mesi e lavorare e preparare bene le partite con una settimana tipo o avere tutti a disposizione è diverso da prepararla in 2 giorni con giocatori che arrivano stanchi e con la necessità di cambiare quel tipo di pensiero. Ci sono difficoltà che abbiamo palesato, cerchiamo di limitarle, dobbiamo adeguarci, ma forse abbiamo avuto un giorno in più delle altre volte. Abbiamo cercato di mettere dentro tutto della sfida con l'Empoli, ma prima di una gara sono sempre preoccupato, mai ho pensato di vincere prima di giocare. Dovranno pensare a farmi stare anche più tranquilli".

L'Empoli è la squadra peggiore da affrontare?
"Soprattutto perché non l'hai potuta preparare bene ed è un sistema di gioco che ti mette in difficoltà, che ti fa cambiare modo di pressare e hanno il trequartista che innesca le punte ti mette in difficoltà. Non vincono da tanto, ma propongono e noi in due allenamenti abbiamo dovuto preparare tutto quello che porta una partita del genere. Vedremo se siamo cresciuti, maturati e se vinceremo la partita".

Odriozola sarà della partita?
"No, è out anche domani. Abbiamo Lollo (Venuti, ndr) che da fiorentino terrà botta".

Ha lavorato sulla finalizzazione di Ikoné?
"Ikone è sempre stato messo in campo da quando è arrivato. Uno che arriva ai 16 metri dalla porta sono convinto che prima o poi gli si innesca qualcosa di diverso dal non essere concreto. Dopo San Siro gli chiesi se avesse potuto dribblare Handanovic, ma non ci è riuscito. Era più triste di me, ma i gol li farà... Si renderà conto che deve sfruttare le occasioni, ci sbloccheremo e me lo auguro perché dobbiamo far gol e vincerne tante".