IN CONDIZIONI IDEALI
Allora non c’è davvero da porsi limiti, nemmeno nelle aspirazioni. La sfida di San Siro arriva persino a sorpresa, dopo giornate a spese a discutere di stadio, politica ed Europa, ma è come se fosse appena dietro l’angolo dei sette successivi consecutivi che avevano anticipato la sosta. Perché al fischio finale del Meazza la striscia sale a 8, e perché a larghi tratti della sfida vinta 1-0 la Fiorentina di Italiano ricorda da vicino proprio quella capace di battere, tra le altre, il Milan al Franchi e rompere il tabù con chi la precede in classifica.
Certo, rispetto alla gara contro i rossoneri Lukaku e compagni sprecano molto e centrano un palo, ma pure in casa viola più precisione sotto porta (soprattutto da parte di Ikonè) avrebbe messo le cose nel verso giusto un po’ prima che ci pensasse Bonaventura, segno di una personalità mostrata subito, nel corso di un avvio di gara in cui è parso evidente l’ottimo stato di forma del ritrovato Castrovilli. Il numero 10 è tra i migliori in campo in una giornata in cui la difesa e Terracciano partecipano fattivamente alla vittoria confermando la solidità degli ultimi tempi e portando a tre i clean sheet consecutivi (in tutto sono 4 nelle ultime 5 partite di campionato: Verona, Cremonese, Lecce e Inter).
Numeri che si aggiungono a una classifica che progressivamente continua a migliorare, mentre all’orizzonte già si vede il primo round di Cremona, quella semifinale di coppa Italia che anticipa appuntamenti infrasettimanali da giocare sulla distanza dei 180 minuti. Una fase cruciale della stagione nella quale la Fiorentina si presenta in condizioni ideali, forte nelle gambe e nella testa e come spesso capita anche graziata da quel pizzico di fortuna che da sempre segue l’audacia. La stessa spregiudicatezza sfoderata nel primo quarto d’ora della bella vittoria di Milano (la prima di Italiano a San Siro) e da replicare nel corso di ogni sfida in arrivo in questo aprile senza respiro.