IL TERZO INDIZIO
Era la vittoria che serviva, i tre punti che avrebbero certificato un ulteriore passo in avanti nella crescita della Fiorentina. Il successo sull’Udinese se possibile è ancora più importante del prestigioso 3-1 di San Siro, perché arrivato al termine di 90 minuti tutt’altro che semplici e al cospetto di una squadra che ha confermato tutte le difficoltà previste alla vigilia. Per i viola si trattava del primo vero test da favoriti, con l’obbligo di dover fare la partita semplicemente perché sarebbero stati soprattutto gli avversari ad attenderla.
E in effetti nei 90 minuti di ieri è stato questo il fil rouge del match del Franchi: la Fiorentina che cercava varchi e l’Udinese abile a difendersi, pronta a ripartire. Non un compito semplice, di fronte al quale Montella aveva scelto la stessa formazione dell’ultimo mese, per la quinta volta consecutiva. Tra le pieghe dell’uno a zero finale appaiono meno occasioni da rete rispetto al passato, Chiesa e Ribery sono meno imprendibili rispetto al solito e il centrocampo ha più problemi seppure Castrovilli sia al solito tra i migliori, ma anche perché la partita è diversa rispetto alle precedenti.
E allora diventa determinante l’intervento dei difensori sugli angoli di Pulgar (quarto gol su corner, miglior dato della Serie A) come capita in occasione del gol di Milenkovic arrivato mentre Vlahovic sta per entrare in campo, ma anche una linea difensiva che con Caceres pare aver fatto notevoli passi in avanti in termini di sicurezza e cattiveria. L’uruguaiano è stato tra i migliori anche ieri e dal suo arrivo ha impiegato pochissimo a diventare una colonna difensiva, forse in pochi l’avrebbero messo in preventivo.
La Fiorentina arriva così alla sosta in gran salute, rigenerata nell’animo e nella classifica, con la quale Montella può lavorare con ancora più serenità e tenendo giustamente a freno l’euforia. Guardare la graduatoria, in questo momento, può anche avere poco senso, ma certamente dimostra l’evoluzione di un gruppo che continua a percorrere una strada decisamente interessante. Dopo aver trovato la prima vittoria con la Samp più con i nervi che con il gioco, e dopo la dose di autostima successiva al successo di San Siro, questo terzo successo di fila arriva in modo inedito e per niente scontato. In genere tre indizi fanno una prova.