IL MESE DEL CORVO

FirenzeViola.it

Novembre è il mese che forse piace meno di tutti ai direttori sportivi della Serie A. Perché è proprio quando arriva l’ultima sosta dell’anno per le Nazionali che i nodi più grossi arrivano al pettine. Sia quelli sul campo che sulle scrivanie. È il caso della Fiorentina, che nel corso di queste due settimane di apparente requie dovrà dare delle risposte importanti a tante domande che ancora restano sospese.

Ed il capitolo più importante è sicuramente quello legato ai rinnovi di contratto: quattro sono i nomi principali che dovranno essere valutati con attenzione da Pantaleo Corvino, ovvero Milan Badelj, Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e Josip Ilicic. Quattro storie diverse che già adesso in tanti prevedono che possano avere epiloghi altrettanto opposti. È il caso, ad esempio, di Badelj, ormai promesso sposo a Montella e determinato ad andarsene da Firenze quanto prima. Tra la Fiorentina ed il suo loquace manager Joksimovic, del resto, non c’è ancora stato alcun contatto di recente e tutto lascia pensare che a Natale il giocatore potrebbe aver già fatto i bagagli per approdare ad altri lidi.

Quelle di Borja Valero e Gonzalo Rodriguez sono storie di per sé simili: arrivati insieme dal Villarreal, esplosi definitivamente a Firenze, diventati leader ed idoli di uno spogliatoio e di una città ma, carte d’identità alla mano, gravati adesso dal peso degli anni. Su di loro Pantaleo Corvino dovrà riflettere e non poco quando nelle prossime settimane si vedrà coi rispettivi manager, che hanno già fatto intendere di voler chiedere un ritocco dell’ingaggio ed un accordo prolungato. 

Chiusura infine con Josip Ilicic, il caso forse più spinoso. Lo sloveno aveva già una bozza d’intesa per il rinnovo con la precedente gestione sportiva, ma il ritorno in viola di Corvino sembra aver cambiato le carte in tavola, raffreddando dunque l’accordo per il prolungamento di contratto. Sotto questo profilo però l’intenzione della Fiorentina è quella di proseguire il matrimonio con il talento sloveno e tutto lascia pensare che un’intesa possa essere trovata senza grossi affanni.