IL CERCHIO SI STRINGE
Pare andar di moda l’accento portoghese di questi tempi, e non solo perchè a Napoli potrebbe presto approdare Sergio Conçeicao. L’ex calciatore di Lazio, Parma e Inter, protagonista col suo Porto capace di eliminare la Juve in Champions, è infatti il primo candidato a succedere a Gattuso sulla panchina azzurra, e non ci sarebbe da stupirsi se proprio il suo arrivo in Serie A fosse il primo tassello di un lungo domino destinato a riguardare molte panchine.
Lo sa alla perfezione la Fiorentina che, guarda caso, resta sulle tracce di un altro portoghese. Sono di ieri le voci di un contatto con l’ex tecnico della Roma Paulo Fonseca, conferma (ce ne fosse bisogno) di come i viola si siano attivati alla ricerca di un’alternativa all’obiettivo primario. D’altronde per Gattuso servirà ancora attendere, come minimo fino domani affinché a Roma Lotito e Simone Inzaghi chiariscano il futuro della Lazio, ed è chiaro che i viola proveranno fino all’ultimo ad arrivare al tecnico calabrese.
Al di là del dualismo Fonseca/Gattuso sono invece arrivate soprattutto smentite in merito agli altri profili, come nel caso del francese Garcia o dello stesso Tedesco, mentre sullo sfondo restano le suggestioni estere con il nome di Marcelino più realistico di altri. Fin qui lo scenario, comunque passibile di scossoni non appena altre panchine dovessero prendere forma come nel caso di Juric indirizzato verso Torino o ritrovarsi clamorosamente vuote come si vocifera possa capitare all’Inter o alla Juve.
Con più di un nome che al momento resta sospeso, da Sarri a Spalletti fino ad Allegri, pure escludere sorprese rimane un rischio, l’arrivo nella Capitale di Mourinho lo insegna, seppure in casa viola il cerchio si stia ormai restringendo a una corsa a due. Dalla quale potrebbe arrivare a Firenze il vincitore della panchina del prossimo anno.