GARANZIE O NIENTE: FIORENTINA CHIAMATA ALLA MOSSA DECISIVA

28.04.2021 15:40 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
GARANZIE O NIENTE: FIORENTINA CHIAMATA ALLA MOSSA DECISIVA
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© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport

Sono ore tanto dense per quanto riguarda il futuro tecnico della Fiorentina che si potrebbero quasi tagliare a fette, sottili o spesse a preferenza. Con buona pace di Iachini, anche in caso di un rush finale indimenticabile, questa volta, la sua avventura in panchina sembra davvero ai titoli di coda e nelle scorse ore si stanno facendo largo diversi nomi, due su tutti, con un terzo rimasto in voga ormai da un anno e mai del tutto defilatosi. C'è un elemento comune che lega i due protagonisti principali di questo momento, ma di fatto anche il terzo, e il futuro della società viola: proviamo a chiarire.

La parola d'ordine è: garanzie. Sono in sostanza quelle che chiedono sia Gennaro Gattuso da una parte che Roberto De Zerbi. Pensare all'allenatore della squadra attualmente terza in classifica che accetti prima della fine dei giochi la proposta futura della quattordicesima può già rischiare di causare sorrisi, figurarsi a scatola chiusa. Ciò non toglie che l'entusiasmo con cui Gattuso ha aperto alle prime avances arrivate sponda Fiorentina sia reale, così come però il desiderio del tecnico del Napoli (attenzione in tal senso alle voci in direzione contraria sul suo futuro che stanno iniziando a spuntare nelle ultime ore) di avere maggiori sicurezze, per lo più tecniche visto che il carattere e la capacità di lavorare anche in ambienti divisi non sembra mancargli. Più o meno un discorso simile è applicabile pure a De Zerbi, anche se nel caso dell'attuale allenatore del Sassuolo la chiave di lettura principale parrebbe spostarsi sulla protezione da eventuali intemperie esterne: con un gioco che con lui sarebbe da trasformare radicalmente, la possibilità che qualche battuta a vuoto ci sia lungo il percorso è da mettere in preventivo. Senza considerare la lunga corte dello Shakhtar. La Fiorentina, oltre alla proposta economica che di fatto va da sé, riuscirà a trasmettere la sensazione di giusta sicurezza per tecnici di questo livello? In pratica, in queste ore la dirigenza viola è chiamata ad una mossa risolutiva, decisiva anche per rafforzare la propria immagine verso occhi esterni.

Chi un anno fa è stato dato ad un passo, salvo poi veder fermare il tutto per dietrofront imposto dall'alto (Commisso) è Ivan Juric. Nonostante le recenti difficoltà, il croato ha guidato l'Hellas Verona ad un'altra stagione di costante tranquillità in classifica, scoprendo nuovi gioielli. Il suo potrebbe essere un nome in netta controtendenza rispetto ai due sopra, visto che in gialloblu ha dimostrato di saper lavorare anche con poco a disposizione, talvolta nulla. Senza dubbio il più "aziendalista" dei tre in quanto a richieste tecniche e di mercato, più attente a profili utili che altisonanti: per questo, è nome tutt'altro che da scartare. Che sia della tipologia dei primi due, o più sui tratti di quest'ultimo, il nome del prossimo allenatore dirà molto anche delle strategie viola.

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