FREY, Credo nel progetto viola ma...

18.05.2011 17:02 di  Stefano Borgi   vedi letture
FREY, Credo nel progetto viola ma...
FirenzeViola.it
© foto di FEDERICO DE LUCA

Col Bologna Sebastien Frey è tornato titolare. Queste le sue parole sul rientro: "Sono contento, non ho avuto problemi, ed ho fatto anche un buona partita. Sul futuro? Io mi sento giovane, voglioso di andare avanti con questa maglia ed ho ancora due anni di contratto."

Sul progetto: "Sarei orgoglioso di andare avanti con questo progetto, io ci credo. Di mercato non voglio parlare e ripeto: ho ancora due anni, voglio andare avanti, però voglio anche rispetto nei miei confronti per quanto ho fatto per questa società. Firenze è una città bellissima, si vive bene, ai miei figli piace tutto di Firenze, è molto importante. Restare sarebbe una scelta di vita e professionale. Se poi c'è un cambiamento, se ci sarà un ridimensionamento, va bene tutto. Però ricordiamoci che io anni fa ho rinunciato a tanti soldi per rimanere alla Fiorentina. Quando c'erano grandi problemi (penalizzazione ndr.) sono rimasto e per la Fiorentina ho sempre dato tutto quello che potevo dare. Se c'è da cambiare un contratto facciano pure, spero riguarderà i contratti che verranno".

Sull'ipotesi Catania (qui Frey sorride ironico...): "Innanzitutto devo sapere se qua sono gradito. Poi, se la Fiorentina vuole vendermi mi presentino una squadra, una destinazione all'altezza di Frey. Penso di essere un professionista serio, quest'anno sono arrivato a Cortina in forma e lo stesso farò l'anno prossimo. Non credo mi si possa dire niente. A parte gli infortuni ho saltato pochissime partite, non ho mai dato problemi fuori dal campo. Sulle condizioni fisiche sono tranquillo perchè specialmente l'ultimo ginocchio infortunato sta benissimo e ringrazio Stefano Dainelli (fisioterapista ndr.) che mi ha rimesso al mondo".

Su un eventuale incontro con la società: "No, assolutamente no. Ci sono apposta i procuratori, io ho bisogno di vacanze, di staccare, appena finiamo scappo e non mi vedete fino al ritiro."

Sui problemi con la Fiorentina. Ingaggio o procuratore? "Anni fa ho rinunciato a dei soldi, quindi.. per quanto riguarda il rapporto con i miei procuratori, non saprei..."

Su Montolivo: "Non mi pronuncio, non l'ho seguito. Riccardo è un amico, un grande giocatore, ma non voglio esprimermi. Sono scelte sue".

Sulla politica di cedere il cartellino gratis (potrebbe accadere per Mutu ma anche per Frey): "E' un segnale, vuol dire che i grandi giocatori non servono più. Vedranno loro come fare ed offrire altre possibilità. Vediamo anche la Juventus con Buffon, è evidente che i tempi sono cambiati, ma ci vuole più rispetto per certi personaggi, ed anche per me".

Sulla stagione che sta per finire: "E' stata lunga e difficoltosa...e certamente c'è stato qualcosa che mi ha dato noia. Non ve lo dico, però...".

Chi deve ringraziare nel periodo dell'infortunio? "La mia famiglia, specialmente mio padre che è venuto spessissimo dalla Francia a sostenermi. Poi il dott. Cerulli che mi ha operato, e Stefano Dainelli."

Su Mihajlovic: "So che non sta godendo di un buon momento tra i tifosi. Però dico che nello spogliatoio ho trovato una persona disponibile, sincera ed onesta. Lui è stato un grande giocatore, capisce i calciatori, è una persona per bene. Come allenatore tatticamente non lo posso giudicare...Io non posso che parlane bene".

Sul dualismo con Boruc: "Quest'estate sono state fatte delle scelte, senza che ne sapessi niente (Boruc ndr.) e questo non è stato un segnale positivo. Poi è stato preso un altro portiere (Neto ndr.) e mi chiedo: ora che sono rientrato io, che facciamo? Sono domande che uno si deve fare, e che io mi farò. Comunque resta il fatto che io voglio restare..."

Su Neto: "Mi sono allenato poco con lui ma devo assolutamente parlarne bene. Ragazzo disponibile, ha voglia di imparare, bravissimo ragazzo, e questo è importante".

Su Mutu: "Adri è un campione e per lui tecnicamente non è stata una stagione facile. A livello umano credo che abbia capito i suoi errori, lo vedo cambiato, si è fermato ed ha riflettuto. In campo è un fuoriclasse e fuori gli va data fiducia".