FIORENTINA, L'eredità di Sinisa

13.11.2011 20:00 di  Marco Sarti   vedi letture
FIORENTINA, L'eredità di Sinisa
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Fiorentina della gestione Mihajlovic non è stata sicuramente la Fiorentina più spettacolare degli ultimi anni. Anzi, in molti potrebbero giurare che sia stata una delle squadre con meno soluzioni offensive che si ricordi. Alcune gare sembravano esercizi di pura tattica scolastica senza che i giocatori riuscissero a dare un minimo di imprevedibilità alla manovra offensiva. Gli schemi del buon Sinisa erano essenzialmente pochi: palla in fascia sinistra per il cross di Pasqual o di Vargas e taglio di Gilardino sul primo palo o di Cerci che chiudeva la diagonale. Altrimenti - a destra - palla a Cerci molto largo che tentava di creare la superiorità numerica. A ricordo erano questi due gli schemi ricorrenti che si vedevano sul campo.

Colpa solo del tecnico? Sicuramente no. Ma tant'è. Mihajlovic è stato esonerato e adesso tocca a Rossi raccoglierne l'eredità. Si. Perché, un bel patrimonio, Sinisa lo ha pur lasciato alla Fiorentina (oltre al buon rapporto coi giocatori testimoniato dalle belle parole di tutti i componenti della rosa gigliata verso l'ormai ex tecnico):  la buona fase difensiva, qualche volta pure ottima. Natali sotto la gestione del serbo sembra rinato. Gamberini invece è tornato ai livelli delle ultime stagioni di Prandelli. Pasqual si è rinnovato terzino apprezzato in tutta Italia per capacità di spinta senza pregiudicare totalmente la fase arretrata.

Di questo, al tecnico di Vukovar, va dato merito. E i numeri stanno lì a testimoniarlo: da un anno e mezzo la Fiorentina è tra le prime difese del campionato, prima anche di squadre arrivate molto più avanti sia nel campionato passato che in quello attuale. Ora, - guardando al futuro - c'è da augurarsi che Delio Rossi riesca a dare alla squadra (che di talento ne ha da vendere) anche dei buoni automatismi offensivi. La faccia giocare a calcio insomma. E la storia del tecnico romagnolo, in questo caso, parla da sola: a Palermo, per esempio, ha fatto vedere calcio vero anche a costo di sacrificare la fase difensiva. I risultati gli hanno dato ragione. E a Firenze, partendo da una buona organizzazione della fase di non possesso lasciata in eredità da Sinisa Mihajlovic, potrebbe pure superarsi. Ed è questo che i tifosi viola si augurano.