FIDUCIA A TEMPO
Due settimane senza campionato, due settimane di chiacchiere, di speranze e di promesse, perché dopo un avvio zoppicante, quella contro l'Atalanta sarebbe dovuta essere la gara della svolta, quella del ritorno al successo al Franchi, ma così non è stato e Paulo Sousa è sempre meno sereno. La squadra è la brutta copia di quella ammirata all'inizio della passata stagione, i giocatori sembrano essere scontenti e anche quello relativo al modulo sembra essere un problema difficilmente risolvibile.
Tanti giocatori fuori ruolo, poche idee e un gioco pressoché inesistente hanno fatto salire il tecnico portoghese sul banco degli imputati, e anche se Pantaleo Corvino nel post gara ha affermato: "Sousa in bilico? Non scherziamo", la sensazione è che se anche domenica prossima a Cagliari la Fiorentina non dovesse trovare i tre punti partirebbero le prime, grandi, riflessioni sul futuro dell'allenatore viola.
Fiducia a tempo, e in questo senso saranno decisive le prossime quattro settimane, ovvero quelle che porteranno alla terza sosta della stagione. Servono punti, prima di tutto, ma serve anche una nuova condizione, sia fisica che mentale, perché il rischio è quello di buttare al vento la stagione ancor prima di Natale. Sousa deve riordinare le idee, i giocatori devono ritrovarsi e ricominciare a seguirlo in tutto e per tutto, altrimenti la società prenderà inevitabili provvedimenti, magari già prima della fine dell'anno.