FATTORE SORPRESA
Sarà anche una sorta di maledizione che da anni aleggia intorno alla Fiorentina, eppure almeno numericamente le punte non mancano. E riportando la memoria ai momenti di rigorosa emergenza con tanto di avanzamento in zona offensiva di Lazzari, o alle uniche disponibilità di carneadi quali Keirrison, Castillo o il "Tanque" Silva, finirà che il convincimento possa anche funzionare. Vincenzo Montella, del resto, in questi giorni di avvicinamento a La Partita, ha comunque facoltà di scelta.
Toni, contro il Parma, ha sbloccato un primo tempo per niente agevole con un gesto che probabilmente nessuno si sarebbe atteso. E il suo settimo gol in campionato se non è una sorpresa, almeno in base alle previsioni d'inizio settembre, poco ci manca. Già vederlo a Torino, contro una delle sue ex squadre, sarebbe quanto di più inaspettato si potesse immaginare la scorsa estate. Ma scorrendo la lista degli attaccanti, e dando per scontato l'impiego di Jovetic, le eventuali frecce nell'arco dell'"Aeroplanino" non mancano.
C'è El Hamdaoui, che nel finale di domenica avrebbe fatto di tutto pur di trovare la via gol. Grinta e rabbia agonistica, per Mounir, che in una circostanza ha anche ignorato Larrondo pur di tentare la conclusione a rete. E anche se tutti i novanta minuti non sembrano esserci, anche per lui l'eventuale impiego potrebbe poi non essere così spregiudicato. Ljajic, in tal senso, almeno a Catania, ha offerto meno garanzie di pesantezza offensiva, ma la facoltà di dialogo con JoJo potrebbe persino essere un'ulteriore chiave di lettura della gara per Montella.
E poi c'è anche lui, l'argentino Larrondo. Uno sul quale la piazza resta tiepida con qualche eccezione pronta a garantire per lui. Quanto visto con il Parma è stato davvero poco, anche per semplici questioni di tempo, ma a partita in corso anche l'ex Siena sarebbe un'ulteriore opzione per tentare la mossa a sorpresa che possa spiazzare i meccanismi della formazione di Antonio Conte. E' vero che a questa squadra, prima di tutto, sembra mancare proprio il primo riferimento offensivo, il bomber di turno, ma fino a un certo punto. Perchè con il gioco di Montella, là davanti, in tanti potrebbero riuscire a pungere la "vecchia signora".