EL HAMDAOUI, Da Mago a oggetto misterioso

31.03.2013 18:00 di  Iacopo Barlotti  Twitter:    vedi letture
EL HAMDAOUI, Da Mago a oggetto misterioso
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Da titolare a quinta scelta. Da Mago a oggetto misterioso, il cui futuro per la prossima stagione è ad oggi un grande punto interrogativo. La primavera di Mounir El Hamdaoui scorre via, malinconica, in panchina, quando va bene riscaldandosi sotto la Fiesole. Eppure Mounir una magia la sta facendo, se è vero che nel suo score sono di più i gol segnati (3) che le gare da titolare (2) in campionato.
Saltato a gennaio 2012 a causa del fax spedito in ritardo dall'Ajax che fece infuriare Corvino ma poi preso ugualmente, stavolta low-cost, dalla gestione Pradè-Macia, El Hamdaoui nei campetti estivi delle probabili formazioni era il titolare a fianco di Jovetic. Il suo esordio in A, contro l'Udinese, nonostante la non perfetta preparazione a causa del ramadan fece ben sperare: El Hamdaoui entrò nella ripresa e guidò la Fiorentina alla rimonta. Tanto da essere lanciato titolare a Napoli, alla seconda giornata, dove però fu autore di una prova opaca. Bloccato da un problema fisico, quando rientra Mounir diventa uomo da gara in corsa.

Timbra il cartellino per la prima volta a S.Siro, firmando il 3-1 al Milan esattamente mezzo campionato fa. Poi va a segno nelle due trasferte seguenti: a Torino sigla il 2-2, a Roma in avvio secondo tempo prova a riaprire la sfida. Tre gol, tutti fuori casa, tutti da subentrato. Ma a gennaio la coppa d'Africa lo porta lontano da Firenze e dal suo ritorno - dal 2 febbraio - a oggi giocherà appena 74 minuti. Gli ultimi minuti in campo sono contro l'Inter, il 17 febbraio: nell'ultimo mese e mezzo ha collezionato 0 minuti giocati, con 3 panchine e 2 non convocazioni per infortunio. E ad oggi è la quinta scelta di Montella in attacco, visto che quando c'è bisogno - come a Cagliari, oppure contro il Chievo - Montella gli preferisce Toni e Larrondo. Ma El Hamdaoui, il Mago che ha collezionato più gol che gare da titolare, in queste ultime otto partite cercherà e vorrà altre occasioni per far vedere quanto vale. Poi, forse, il mercato lo porterà altrove.