È NEI DISCORSI (E NEL CUORE) DEL PRESIDENTE, SPERIAMO CI AIUTI LEI
Nelle ultime parole del Presidente è stata tirata in ballo, in due occasioni, la figura di una persona molto importante per lui, e non potrebbe essere altrimenti, per argomenti altrettanto importanti. Sapete bene che non sono molto tenera con Commisso, che non apprezzo fino in fondo il suo modo di gestire la Fiorentina dal punto di vista calcistico e per questo spero e confido che la signora Catherine ci dia una mano. Sto infatti parlando della moglie del nostro proprietario che è stata menzionata più volte da Rocco nella recente intervista e trovo questo molto affettuoso nei suoi confronti.
Tanto per essere chiara mi viene da pensare, senza cattiveria in questo caso, che il Presidente sia un uomo che va diritto per la sua strada e prenda consigli da pochi ma, proprio per questo, il fatto che citi la sua consorte mi pare un bel gesto ed è innegabile che siano una coppia molto salda. Già all’epoca dell’acquisto della Fiorentina Commisso ci fece sapere, ho ritrovato delle dichiarazioni in tal senso, che la volontà della moglie era stata determinante nella scelta di entrare nel calcio italiano e non so se anche la signora si sia ricreduta su questo passo come un po’ ha fatto capire suo marito lunedì in tv.
“Io e mia moglie vogliamo lasciare qualcosa a Firenze e questo è il nostro orgoglio” ha detto parlando del Viola Park che, senza dubbio, sarà anche l’orgoglio di tutti noi ma lo sarà ancora di più se all’interno dello stesso ci vedremo allenare dei campioni. Il Presidente ha ribadito che vuole arrivare più in alto del settimo posto dello scorso campionato e, anche se siamo solo alle porte dell’ottava giornata, vorrei far presente che, oltre alle sei squadre dello scorso anno, abbiamo davanti l’Atalanta, nostra avversaria domenica prossima, con 8 punti più di noi, l’Udinese con 7, il Torino con 1 e il Sassuolo a pari merito. Niente di cui preoccuparsi (o anche sì) ma sicuramente l’inizio viola non è stato dei migliori.
Qualcosa è scappato anche a Commiso sul gioco della squadra, troppi passaggi all’indietro, troppo possesso palla, ma la cosa che mi ha fatto “arrabbiare” è stata la considerazione su Jovic e Cabral per i quali vige il motto “speriamo che si sveglino e inizino a segnare”. Chi visse sperando fece una brutta fine…e dalla partenza del poco “onesto” Vlahovic siamo ancora a combattere col problema del gol.
Purtroppo non possiamo fare a meno di notare queste cose e mi dispiace che il Presidente si offenda sempre, che non tolleri la men che minima critica ma bisognerebbe fargli notare come le più blasonate Juventus, Inter e Milan, che lui cita sempre per le loro perdite economiche, hanno subito feroci rimostranze nonostante i successi ottenuti. Il problema subentra quando, seppur col sorriso, ci dice di non farlo arrabbiare altrimenti “vedete che accade” oppure ci sprona a darci da fare a trovare un fiorentino doc che possa acquistare la Fiorentina. Sono cose già vissute, come la realtà che nessun nostro concittadino sia in grado, o voglia, compare la squadra della nostra città.
Anche sulla ipotetica cessione, finito il centro sportivo, il Patron ha fatto riferimento alla signora Catherine perché le passa il testimone dicendo “non so cosa farà mia moglie quando non ci sarò più”. Lunga vita al Presidente, è la prima cosa che mi viene da dire, oltre a sottolineare nuovamente l’importanza che lo stesso dà alla donna che gli è accanto. Mi viene pertanto da dirle, fra donne: ci aiuti lei, gentile signora, nello spronare Rocco a regalarci, oltre il C.S., una squadra degna di lottare per i vertici della classifica per riportare la Fiorentina dove speravamo potesse arrivare col vostro avvento, non mettete avanti solo il business ma anche il cuore.
Quel cuore che innegabilmente la famiglia possiede viste le numerose opere di beneficenza sostenute, dalle raccolte fondi nel periodo Covid alle borse di studio per studenti in America, basta fare un piccolo spazio per quel pallone che ruzzola sul campo ma che fa gol nei sentimenti e nell’orgoglio dei fiorentini.
La Signora in viola