DUE PUNTE? ITALIANO (PER ADESSO) NON CI SENTE

29.11.2023 10:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
 DUE PUNTE? ITALIANO (PER ADESSO) NON CI SENTE
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Il rompicapo che sta attanagliando tifosi viola e addetti ai lavori è sempre lo stesso: come sbloccare Lucas Beltran e M'bala Nzola? Pur essendo arrivati ad un terzo di stagione sembra troppo presto per cassare come fallimento un doppio colpo di mercato costato nel complesso 38 milioni. Adesso è necessario rivitalizzare al massimo una coppia ferma a tre gol stagionali (uno, di Nzola, in campionato). 

La Conference e le ballerine difese della terza competizione europea per importanza sembrano il contesto migliore per dar segni di vita e il match col Genk, seppur decisivo in termini di classifica, può rappresentare anche un palcoscenico ideale per osare quello che fino a poco fa sembrava utopia: l'attacco a due. O meglio, Beltran e Nzola dall'inizio insieme, con l'argentino magari rilegato al ruolo d'esterno. Tra le piazze, sui social e in radio,è plebiscito: tutti invocano il doppio centravanti. C'è però da convincere l'unico che decide, Vincenzo Italiano e quindi la vera domanda da farsi è: il tecnico della Fiorentina è pronto a venire incontro alle esigenze dell'ambiente e a scendere a patti coi suoi principi?

Sia a parole che coi fatti, Italiano non è sembrato mai considerare l'ipotesi di un attacco con due prime punte: basandoci sulle prove empiriche del campo, sono appena 25 i minuti in cui Beltran e Nzola hanno giocato insieme in stagione (nel finale del match di Udine). Per il resto è stato un aut aut, così come è stato l'anno scorso, con Luka Jovic e Arthur Cabral che hanno diviso il campo per 146 minuti su 60 partite e mai dal primo minuto. Ma torniamo ancora indietro, al primo anno di Italiano a Firenze, quando, dopo l'addio di Vlahovic e l'arrivo di Cabral e Piatek, King Arthur ed il pistolero sono stati schierati insieme per soli 11 minuti in sei mesi. Insomma, Italiano non ha mai avuto nelle corde la soluzione del doppio attaccante, che sia in un attacco a due o con uno dei due sacrificato sull'esterno. Adesso però, anche al tecnico viola è richiesto uno step ulteriore: dalla capacità di gestire questo dilemma rivoluzionando o meno il suo credo passa anche la crescita personale del mister gigliato.