DESTINI DIVERSI

13.05.2020 10:30 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
DESTINI DIVERSI

Federico Chiesa e Gaetano Castrovilli sono i due volti simbolo della Fiorentina di Rocco Commisso, i due gioielli a cui tanti top club ambiscono per migliorare le proprie rose. Entrambi classe '97 e di nazionalità italiana soddisfano in pieno i requisiti del presidente e della società per essere i perni su cui costruire il futuro. Le parole di Joe Barone di ieri dopo quelle del patron italo-americano hanno però evidenziato una volta di più come il futuro di questi due talenti sia probabilmente destinato ad essere differente ed ecco che le loro situazioni, apparentemente molto simili, cominciano a diventare molto diverse.

Il primo a soli 22 anni ha già dato ampia dimostrazione delle sue qualità e può vantare con la maglia viola 139 presenze con 29 gol e 20 assist tra campionato, Coppa Italia ed Europa League alle quali ci sono da aggiungere 17 partite con l'Italia condite da 1 gol 5 assist tra amichevoli, qualificazioni agli Europei e Nations League. Numeri che per un ragazzo così giovane sono assolutamente importanti e che non possono lasciare indifferenti le big d'Europa. Lo scorso anno Commisso si è opposto in ogni modo alla sua cessione, ma questa estate se Chiesa vorrà andare via e la cifra sarà considerata congrua al valore del calciatore la Fiorentina saluterà il prodotto del suo vivaio. Prima della crisi dovuta al Coronavirus si parlava di 70/80 milioni e le contendenti non mancano: Inter e Juventus in patria, ma anche la Premier League, come ammesso dallo stesso Barone, con il Manchester United in pole position.

Castrovilli invece con la maglia della Fiorentina ha "soltanto" 26 presenze con 3 gol e 2 assist tra Serie A Coppa Italia, ma ha già fatto il suo esordio con la Nazionale di Mancini con la quale può dunque vantare 1 gettone. Il suo talento è cristallino, la sua precocità ha stupito tutti visto che si è adattato in tempi brevissimi agli schemi ed ha mostrato da subito una qualità tecnica invidiabile. La sua permanenza, come ribadito dai vertici societari, non è in discussione e questo nonostante faccia gola a moltissime squadre perché Commisso vuole costruirci intorno un gruppo che nei prossimi anni possa ambire a lottare per un posto nell'Europa che conta. Il ragazzo di Minervino Murge ha ancora tanto da dimostrare perché, specialmente nel calcio, ciò che conta è affermarsi nel lungo periodo, ma ha tutte le carte in regola per farlo ed i viola lo sanno bene.