DAVANTI ALLA SEDE

DAVANTI ALLA SEDEFirenzeViola.it
sabato 11 luglio 2009, 13:30Notizie di FV
di Matteo Magrini
Fra il serio e il faceto una riflessione a 360 gradi sul mercato della Fiorentina e non solo...

Volete provare un'esperienza in televisione? Volete, in tempo di crisi, garantirvi una bella tintarella senza spendere cifre da falsi vip per un ombrellone in prima fila in un lussuoso bagno a Forte dei Marmi? E perchè no, volete farvi due risate in compagnia? Bene, allora siete pronti per partecipare a "Davanti alla sede", il nuovo reality di casa Fiorentina.

Immagini di una Firenze spaventata che sogna il grande colpo di mercato. Cerchiamo di scherzare un po', perchè alla fine, nonostante le seriose espressioni di certi personaggi, cos'è il calciomercato se non un grande gioco? E allora giochiamo. Capita, in queste afose giornate di un'estate fiorentina, che per rincorrere le mille peripezie del "Grande Fratello" Pantaleo Corvino un gruppo di cronisti, muniti di portatile, telefono, taccuini e registratore d'ordinanza, passi le sue giornate davanti alla sede della Fiorentina. L'obiettivo del gioco? Aspettare ed intercettare procuratori ed agenti di mercato attesi dal diesse nel suo ufficio. Ora, immaginatevi cinque o sei ragazzi appostati in Viale Fanti e Pantaleo Corvino, manovratore del reality, che nel suo ufficio studia monitor che propongono, grazie a telecamere piazzate nel piazzale dinanzi al suo bunker, tutti i movimenti degli stolti pedinatori. Roba da James Bond. Particolare importante. A questo gioco può partecipare chiunque. Succede allora che passi un tifoso in motorino e gridi - "E' ufficialeeeee??!!!" - riferendosi ovviamente all'affaire Melo. Scene comiche, scene di una città che vive di passione per una palla che rotola. Come ogni reality che si rispetti, non possono mancare scene strappa lacrime. Vedi arrivare un ragazzo. Faccia triste e animo abbattuto. "Non c'è più nessuna speranza? Felipe va ai gobbi?". Ti si stringe un attimo il cuore, e rispondi che "sì", il grande tradimento è compiuto. Prendi un gelato, compri una bottiglietta d'acqua, e niente più. Del resto le regole sono chiare: o dai la notizia, o sconfiggi Corvino, o le spese settimanali si riducono al minimo.

Le ore passano lente, tra trasmissioni radio ascoltate in macchina e collegamenti con le rispettive redazioni, fino a quando all'orizzonte non si manifesta un macchina sospetta. In genere sono imponenti SUV, o super-sportive da sogno. Si fermano davanti ai cancelli del Franchi, e ne escono personaggi talmente impeccabili che ti domandi se non abbiano sbagliato indirizzo. E' il momento. Sono procuratori, vengono a parlare col diesse. Gli vai incontro e, inevitabilmente, ti butti: "Siete venuti ad incontrare il direttore? Quale l'oggetto della visita?". Ansimi speranzoso, bramoso di scoop e loro, ben istruiti dal "Grande Fratello", rispondono: "Macchè direttore! Siamo rappresentanti di acqua minerale". Sorridono fieri, ma non si accorgono che dalla cartellina che portano in mano spunta, chiaro, un nome: Matteo Brighi. Questa volta gli abitanti dei marciapiedi hanno vinto, e allora quando l'incontro è terminato li metti spalle al muro e gli strappi la confessione: "Brighi vuol restare alla Roma, ma Firenze sarebbe una destinazione gradita". Sospiri. La sifda giornaliera è vinta, e per il gruppo si prospettano premi importanti: un collegamento in radio, un virgolettato da piazzare su siti o giornali e via così. Tranquilli, l'occhio di Corvino ha visto tutto, e la prossima volta si vendicherà. Ma una battaglia è vinta, e l’organizzazione potrebbe decidere di premiare i giocatori.

Ed infatti, puntuale, la puntata successiva di "Davanti alla sede" regala a partecipanti e spettatori un ospite eccezionale. Arriva con passo felpato, da lontano, e urla: "Noi si fa commercio calcio! L'ho belle visto io. Si compra e si rivende, si compra e si rivende eh lo so io vai..". Signore e signori, Mario Ciuffi. Sogna il grande acquisto, ma la disillusione si fa strada: "Non si vincerà nulla". Parole sagge, vecchio Mario. Due battute, risate garantite ed un saluto che è un marchio di fabbrica: "Arrivederci!". Ma il reality è la patria delle belle donne, lo sappiamo tutti. More con cuffie nelle orecchie che come miraggi passano davanti ai concorrenti, giovani tifose che chiedono dove sia il centro di coordinamento. "Qua", vorresti rispondere, oppure, “ti ci porto io”, ma c'è un gioco da vincere e non ci si può distrarre. Il rischio di prendere un “buco” è troppo elevato. Così le giornate vanno avanti, sotto lo sguardo divertito del malefico manovratore, Pantaleo Corvino. Qualche volta si lascia anche vedere. Esce dall'ufficio, all'ora di pranzo, e mentre gli affamati cronisti azzannano veloci un panino, il Capo si concede un interminabile pasto in un ristorante della zona. Torna, saluta divertito le "iene", come le chiama lui, e torna a nascondersi. Intanto, fuori, le sfide continuano, e capita di fare figure che nemmeno Jardel nel suo anno di serie A.

Un giro di perlustrazione attorno allo stadio e vedi un uomo elegantissimo al telefono. Gli passi accanto e lo senti parlare in spagnolo. "Eccoci, ci siamo, ecco la bomba! Chi sarà? Un emissario del Real Madrid per Drenthe o del Barcellona per Marquez?" Armati di coraggio e qualche parola di castillano i partecipanti al gioco si lanciano, e la risposta è tremenda: "Scusate, ma voi non parlate italiano?" Ecco, bene. "Sono venuto ad un incontro per un industria che ha sede qua vicino. Insomma, Melo proprio ai gobbi eh? Vabè tanto io sono della Roma". Oltre al danno la beffa. Classico esempio di sfida persa. Pazienza. La giornata sta finendo, e a breve finirà anche questo grande reality di casa viola. "Davanti alla sede. Sulle tracce del mercato viola". Perchè infondo, questo calcio e questo mercato, non assomigliano tanto ad un immenso, grottesco, reality show?