DALLE LUSINGHE DELL'ARSENAL AL RINNOVO: L'ACF BLINDA KAYODE

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Il rinnovo di Michael Kayode incarna perfettamente il significato dell'espressione "fare di difficoltà virtù". Non per nulla, se il terzino proveniente dalla Primavera viola si è trovato a ricoprire il ruolo di titolare della prima squadra, è perché il brasiliano Dodo ha dovuto arrendersi al k.o. del proprio legamento crociato. Ricordiamo infatti che il primo appuntamento stagionale contro il Genoa di Alberto Gilardino, scelto come battesimo dal primo minuto del classe 2004, non aveva trovato grande continuità. Tutt'altro.

Nei successivi sei match, tra campionato e Conference League, Kayode ha collezionato solo panchine oltre a una non convocazione. Quindi il ritorno da titolare in occasione della trasferta di Genk e il conseguente ingresso obbligato a Udine per via del suddetto infortunio di Dodo. Dopodiché un filotto di presenze tanto forzato quanto meritato, anche perché notoriamente il tecnico viola, Vincenzo Italiano, non guarda in faccia a nessuno: chi non lo convince - per intendersi - può far spazio anche a un fuori ruolo.

Cosa che non è successa al talentuoso Kayode, capace di contenere anche un fuoriclasse come Khvicha Kvaratskhelia in casa dei campioni d'Italia e di attrarre le lusinghe di uno tra i più nobili club del panorama internazionale, ovverosia l'Arsenal. Al quale la Fiorentina ha prontamente risposto picche, blindando il proprio gioiello sino al 2028 con un ingaggio di circa 300mila euro. "Non mi sarei mai aspettato tutto ciò" ha dichiarato il diciannovenne, delle cui gesta Firenze è pronta a riempirsi gli occhi.