COERENZA CERCASI

03.10.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
COERENZA CERCASI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Merce rarissima un po' ovunque, la coerenza, figuriamoci l’onestà intellettuale in un mondo come quello del calcio dove sono sempre e comunque gli interessi privati a farla da padrone. Un universo che da anni non sa darsi nè struttura nè istituzioni rinnovate nonostante il flop per il mancato mondiale russo. Un ambito in cui vige - da sempre - la legge del più forte mentre la democrazia viene regolarmente messa alla porta (tanto più se di mezzo ci sono i milioni delle televisioni) . Un pianeta dove tra plusvalenze fittizie e campionati soggetti ai ricorsi al TAR ci si può quotidianamente aspettare di tutto. Questo oggi è il calcio, quindi perché stupirsi?

E visto che gli stessi commentatori più esposti cambiano idea a seconda della direzione del vento non c’è da scandalizzarsi troppo della campagna denigratoria che ha colpito Federico Chiesa. Non si tratta della prima volta, non sarà purtroppo l'ultima. Uomo della provvidenza quando contro la Polonia entra in campo e cambia la partita procurandosi un rigore anticipando l’ex viola Blaszykowski, uomo mercato quando nel mirino di big come Juve, Inter, Milan e Napoli e infine puro “cascatore” nel momento in cui si procura il rigore di domenica contro l’Atalanta.



Sono tutti coloro che hanno esaltato le sue doti e le sue potenzialità (quando indossava la maglia azzurra o quando lo vedevano già vestito a strisce) che oggi dispensano consigli a destra e manca, suggerendo non ben precisate evoluzioni che dovrebbero spingere Chiesa a non ricercare determinati rigori. Quasi che la discriminante tra l’attaccante smaliziato e il simulatore fosse il colore della maglia, e non le caratteristiche tecniche. Roba da non credere, eppure le cronache sportive di questi giorni questo raccontano. 

Coerenza, dicevamo, la stessa mancata al multato Gasperini (ma per lo spintone a Pioli a fine gara, non per altro....) nella dimenticanza di quale savoir-fair aveva sfoderato dinanzi gli errori, nella gara della passata stagione, dell’arbitro Pairetto. O più sempicemente nel tirare in ballo gli “atteggiamenti diseducativi” ben lontani dai reali comportamenti di Chiesa. Benedetta coerenza, dovremo farne a modo anche stavolta.... Perchè in un mondo colorito come quello del calcio, e dei suoi commenti più inclini a perdonare una caduta di troppo se la maglia indossata porta dietro di sé un bacino di utenza più determinante, le cose vanno anche così.