CHE NE SARÀ DI NOI
Jovetic, poi il vuoto. Il buio delle idee e delle emozioni. Uno sprofondo viola che mette i brividi, se dietro ai colpi di fino di un talento che è e di un campione che verrà c'è il niente. Il primo pensiero che, a molti, è balzato alla mente è chiaro. 'Ma che ci fa uno come lui in una squadra così?'. Provate, se potete, a mettere da parte solo per tre secondi il cuore ed i sentimenti. Ad alienarvi, a vedere ed osservare la Fiorentina da lontano, da un altro pianeta magari felice. Le sue piroette e le gomitate di Olivera. Il gioco stanco e svogliato di Montolivo. Gli errori della difesa. Le sponde storte di Amauri. Lo sguardo sconsolato di Rossi. Poi chiedetevi: è degna questa Fiorentina di avere uno come Jovetic?
Il timore e la paura di perderlo sono forti, a Firenze. Decide la società, è chiaro, ma deciderà anche lui. E al di là delle parole e dei canti d'amore, dei contratti e delle firme, che solo un ingenuo considera una doppia mandata di cassaforte vita natural durante, serve qualcosa di più alla Fiorentina. Serve ricostruire un progetto. In toto, dalle fondamenta. E le fughe dopo un tempo di Andrea Della Valle, gli arrivi rimandati, le dichiarazioni scontate, la firma di Corvino portata avanti come una novella stucchevole, certo non aiutano a risollevare gli animi. Dei tifosi e del gioiello montenegrino.
Prenda il microfono, Andrea Della Valle. Presto, se non subito. Si sieda, davanti a tutti, e spieghi. Investiremo tot, rinnoveremo con Corvino o ripartiremo con un altro. Racconti a Firenze ed a Jovetic che ne sarà di loro. Una piazza così calda, così piena d'amore, non meritano certo questo. Gomitate e giocate svogliate, tocchi errati e corse a vuoto, sguardi sconsolati e preoccupati. Parlare del domani e dei progetti non è utile, se non si racconta come nell'immediato si intende correggere i problemi ed i tanti errori commessi. Pagherà qualcuno, altri salteranno. E' la storia ed è il calcio. Funzionano così. Soprattutto quando non si vuole 'vivacchiare', ma tornare grandi. Ma meglio farlo adesso, subito. Prima che sia troppo tardi.